Sarebbero in arrivo importanti novità per quanto riguarda il settore automobilistico, soprattutto rispetto al pagamento del bollo auto. Secondo quanto riporta SkyTg24, che riprende altri siti del settore, dal prossimo 1 gennaio entreranno in vigore degli aiuti per le famiglie e l’ambiente.
Nello specifico, è prevista l’eliminazione del tributo circa la circolazione dei veicoli, così come saranno pensate delle agevolazioni per chi possiede un’auto elettrica o ibrida. Rimarrà attivo, invece, il superbollo, per i veicoli che superano la soglia dei 185 kW di potenza.
Chi sarà soggetto ai vantaggi previsti per il 2026? Chi, al contrario, non subirà alcuna modifica rispetto al bollo auto? Come fare richiesta per ottenere le agevolazioni? Vediamo di chiarire ogni punto.
Novità per il bollo auto
A partire dal primo gennaio 2026, fa sapere SkyTg24, ci potrebbero essere novità rilevanti circa il pagamento del bollo auto. Innanzitutto, a essere interessati dai cambiamenti sono i componenti di famiglie finanziariamente più fragili, cioè che hanno un reddito personale annuo pari o inferiore a 8mila euro.
Questi, quindi, potrebbero risultare esenti dal pagamento del tributo legato alla circolazione dei veicoli. Il fine del vantaggio è quello di aiutare i nuclei familiari che versano in condizioni economiche poco agiate, per i quali le spese inerenti al settore automobilistico possono avere un impatto non di poco conto.
A essere toccati dalle novità sul bollo auto dal 2026 saranno anche i proprietari di veicoli elettrici o ibridi. Potrà essere fatta richiesta, infatti, dell’esenzione dal pagamento della tassa per cinque anni consecutivi dall’immatricolazione, la quale dovrà essere stata effettuata nel 2022.
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Come risultare esenti

Per risultare esenti dal pagamento del bollo auto, rispetto alla situazione economica, bisognerà dimostrare ufficialmente la propria condizione reddituale tramite le certificazioni rilasciate dall’Agenzia delle Entrate, come per esempio il modello CU o la dichiarazione dei redditi inerente all’anno precedente.
Se si è in possesso di un’auto elettrica o ibrida, invece, è necessario che il veicolo sia registrato come tale nelle banche dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dopodiché, il proprietario dovrà seguire un iter amministrativo che si articola in vari passaggi.
Innanzitutto, bisognerà presentare un modello dedicato agli uffici di competenza, come Agenzia delle Entrate o sportelli regionali incaricati della gestione del bollo, in quanto si tratta di una tassa amministrativa a livello locale. Continuano a non pagare il bollo auto, poi, le persone cieche, sorde, con disabilità psichica o mentale titolari di indennità di accompagnamento.
Rientrano nell’elenco anche chi ha una grave limitazione della capacità di deambulazione o pluriamputazioni e coloro che soffrono di disabilità con ridotte o impedite capacità motorie. Secondo quanto previsto dalla Legge 104, infine, sono esenti anche le auto per il trasporto di persone con disabilità e le auto possedute da persone con disabilità, che hanno l’esenzione dall’Agenzia delle Entrate e dall’ACI.
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Chi continuerà a pagare il bollo auto
Nel 2026 rimarrà attivo, invece, il superbollo, come fa sapere SkyTg24. Si tratta di un sovrapprezzo di 20 euro per ogni kilowatt oltre il limite, che spetta a chi possiede veicoli che superano i 185 kW di potenza. L’importo si riduce in maniera graduale dopo 5, 10 e 15 anni dall’immatricolazione.
Continueranno a pagare il bollo auto, quindi, tutti i proprietari di veicoli, anche quelli non circolanti. In particolare, chi nel Pubblico registro automobilistico risulta essere:
- proprietario del veicolo
- utilizzatore, usufruttuario o acquirente con patto di riservato dominio, in caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio
- utilizzatore di un veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente
Si ricorda, infine, che il bollo auto va pagato l’ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza, fatta eccezione per il mese di immatricolazione del veicolo. In questo caso, infatti, la tassa dovrà essere pagata entro lo stesso mese.


