giovedì, 31 Luglio 2025
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Al via il bando di Concorso per il Ministero della Giustizia 2025: cosa c’è da sapere

Bando e candidature online entro il 29 agosto: opportunità concrete e a tempo indeterminato destinate a diplomati e laureati per rafforzare la macchina della giustizia italiana.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

Il Ministero della Giustizia ha appena pubblicato un importante bando di concorso che offre un totale di 2.970 posti di lavoro a tempo indeterminato, suddivisi tra laureati e diplomati.

Si tratta di un’occasione imperdibile per chi desidera entrare nella Pubblica Amministrazione. C’è tempo fino al 29 agosto 2025 per inviare la domanda, da compilare esclusivamente online sul portale inPA.

Di seguito tutti i dettagli, dai requisiti alle sedi disponibili, passando per le modalità di selezione.

Chi può candidarsi

Il concorso lanciato dal Ministero della Giustizia rappresenta una delle iniziative più rilevanti nel panorama occupazionale pubblico del 2025.

Il bando prevede l’assunzione di 2.600 assistenti (profilo Codice 02) e 370 funzionari (profilo Codice 01). Entrambi i ruoli prevedono l’inserimento a tempo indeterminato e sono distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Per coloro che intendono candidarsi all’Area Assistenti, è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore. Oltre al titolo di studio, è richiesto di essere cittadini italiani o in condizioni equiparabili, godere dei diritti civili e politici, non aver riportato condanne penali e risultare fisicamente idonei allo svolgimento delle mansioni previste dal ruolo.

Chi invece aspira a un posto nell’Area Funzionari dovrà possedere, in aggiunta a tutti i requisiti sopra citati, una laurea triennale o magistrale. I titoli accettati comprendono Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia, Relazioni Internazionali, Sociologia, Studi Europei o altri percorsi affini specificati nel bando. È importante che il titolo di studio sia riconosciuto come idoneo per le competenze richieste dal ruolo, in particolare in ambito giuridico, amministrativo o socio-economico.

Cosa prevede la prova

Il concorso si basa su una prova scritta unica della durata di 60 minuti, composta da 40 domande a risposta multipla suddivise in tre sezioni: 25 quesiti su materie specifiche del profilo scelto, 8 quesiti di logica e ragionamento critico-verbale e 7 quesiti situazionali, per valutare il comportamento in contesti lavorativi simulati. Il punteggio minimo per superare la prova è 21/30.

Le materie specifiche per profilo previste nel bando sono:

  • Funzionari (Codice 01): diritto civile, penale, procedura, ordinamento giudiziario, diritto della navigazione, protesti cambiari, pubblico impiego, informatica, inglese
  • Assistenti (Codice 02): diritto costituzionale, amministrativo, procedura civile e penale, servizi di cancelleria, spese di giustizia, casellario giudiziale, informatica, inglese

Come candidarsi: procedura semplice, ma attenzione alle scadenze

La domanda può essere inoltrata solo online attraverso il portale inPA.gov.it, autenticandosi tramite SPID, CIE o CNS.

È previsto il pagamento di una tassa di concorso di 10 euro per ciascun profilo scelto.

Sono previste anche riserve di posti: 10% per persone con disabilità, 30% per volontari delle Forze Armate e 15% per chi ha completato il Servizio Civile.

Dove saranno collocate le nuove risorse

I posti disponibili sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, con particolare concentrazione in alcune città:

  • Funzionari, 370 posti totali: Roma, Milano, Venezia, Bologna e Firenze tra le sedi con maggiori disponibilità
  • Assistenti, 2.600 posti totali: Milano (410 posti), Roma (290), Torino (290), Firenze (170), Bologna (160), Genova (140)

L’elenco completo delle sedi è allegato al bando ufficiale. Il testo integrale del bando può essere letto e scaricato dai portali istituzionali.

Una porta aperta verso la stabilità lavorativa

Bando Ministero della Giustizia.

In un recente intervento, il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha sottolineato l’importanza strategica di questo concorso, definendolo “un passo decisivo per rafforzare la giustizia e attrarre nuove energie nella PA”.

Con quasi 3.000 posti a tempo indeterminato, questo bando rappresenta una reale opportunità di inserimento stabile nella Pubblica Amministrazione, in un settore – quello della giustizia – che richiede nuove competenze e un rinnovato slancio operativo.

Che sia un giovane diplomato in cerca del primo impiego o un laureato alla ricerca di un ruolo più stabile, questa è una chiamata da non perdere.

Leggi anche: Riforma della Giustizia: arriva il sì del Senato per le carriere separate

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La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

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