Via al bando per 1.800 posti al Ministero della Cultura: come inviare la domanda

Pubblicato il bando per 1.800 funzionari del Ministero della Cultura. Entro il 10 gennaio sarà possibile inoltrare la domanda per svolgere attività di accoglienza, vigilanza, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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È stato pubblicato ieri, 11 dicembre, sul Portale del Reclutamento del sito ufficiale del Governo, il bando del concorso pubblico per il reclutamento di 1.800 unità a tempo pieno e indeterminato, che svolgano la funzione di assistenti dei ruoli del Ministero della Cultura.

Le domande, come fa sapere SkyTg24, potranno essere inoltrate fino al 10 gennaio 2026, mentre per potervi accedere sarà necessario essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Vediamo meglio in che modo potrà essere fatta richiesta di partecipazione, come sarà strutturata la prova di selezione e quali saranno i compiti che dovranno svolgere i funzionari. Ecco tutte le informazioni nel dettaglio.

Il bando per il Ministero della Cultura

È possibile leggere il bando per i 1.800 posti per gli assistenti presso il ministero della Cultura sul sito ufficiale del Governo, nella sezione Portale di Reclutamento. Nello specifico, secondo quanto riportato da SkyTg24, i ruoli richiesti sono:

  • 1.500 unità di assistente per tutela, accoglienza e vigilanza del patrimonio e dei servizi culturali (Codice 01), nell’ambito della famiglia professionale “Promozione e gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio”. Questi si occuperanno della vigilanza in musei e luoghi di cultura, del controllo dei flussi di visita, dell’applicazione delle norme di tutela e sicurezza, dell’accoglienza del pubblico, del supporto alle attività di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale
  • 300 unità di assistente tecnico per la tutela e la valorizzazione (Codice 02), nell’ambito della famiglia professionale “Tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale”. Il loro ruolo verterà sull’affiancamento di archeologi, storici dell’arte e tecnici del ministero, durante le attività di catalogazione, documentazione, conservazione, scavi, rilievi, digitalizzazione, realizzazione di allestimenti museali e supporto alle procedure amministrative di tutela

Per poter inoltrare la domanda, è necessario che il candidato sia in possesso dei requisiti generali per l’accesso al pubblico impiego, ossia la maggiore età, l’assenza di condanne o destituzioni della PA, idoneità fisica all’impiego, il godimento dei diritti civili e politici, la cittadinanza italiana o un’altra prevista dall’art. 38 del D.Lgs. 165/2001.

Rispetto al livello di istruzione, è richiesto come requisito minimo il diploma di scuola secondaria di secondo grado, ottenuto in un istituto statale, paritario o legalmente riconosciuto. Sono ammessi anche titoli esteri, se dichiarati equivalenti o equipollenti.

Leggi anche: Bando Agenzia delle Entrate, 2.700 posti a tempo indeterminato: tutti i dettagli

Come inoltrare la domanda

La domanda per partecipare al bando potrà essere inoltrata solo per via telematica, utilizzando il Portale inPA, del sito ufficiale del Governo. È possibile fare richiesta solo per un codice di concorso, ossia Codice 01 o Codice 02. Per autenticarsi, poi, bisogna utilizzare le credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS.

Prima di inoltrare la domanda, però, il candidato deve registrarsi sul portale inPA e compilare il proprio curriculum vitae in formato digitale. In seguito, è necessario inserire i dati anagrafici, il titolo di studio di cui si è in possesso, il codice di concorso per cui si fa richiesta.

È richiesto poi, obbligatoriamente, un indirizzo di posta elettronica certificata, ossia la PEC, o il domicilio intestato al candidato, dove verranno inviate le comunicazioni ufficiali circa la procedura. Oltre alla domanda, bisognerà versare un contributo di partecipazione di 10 euro, pena l’esclusione, secondo le modalità di pagamento indicate sul portale inPA.

Il termine di scadenza per l’invio delle domande è il 10 gennaio 2026. Bisogna sottolineare, inoltre, che le sedi di lavoro ricoprono tutto il territorio nazionale, con una maggiore rilevanza in Campania, Toscana e Lazio.

Leggi anche: Al via il bando di Concorso per il Ministero della Giustizia 2025: cosa c’è da sapere

Come si svolgerà il concorso

Il concorso è composto da una sola prova scritta, distinta per i due codici, ma organizzata nella stessa maniera. L’esame si svolgerà attraverso strumenti informatici e piattaforme digitali e, fa sapere SkyTg24, che si comporrà di 40 domande a risposta multipla, da risolvere in 60 minuti.

Il punteggio massimo raggiungibile è di 30 punti, mentre il minimo per essere ammessi è 21. Per ogni risposta esatta, infatti, verrà attribuito un punteggio positivo, per quelle errate ci sarà una penalizzazione, mentre ogni risposta mancata varrà zero.

In base al punteggio ottenuto saranno redatte le graduatorie finali di merito, per entrambi i concorsi. Le 40 domande, quindi, saranno suddivise in:

  • 25 quesiti sulle materie comuni e specifiche del profilo scelto
  • 7 quesiti di capacità logico-deduttiva e ragionamento critico-verbale
  • 8 quesiti situazionali su problematiche organizzative e gestionali, inerenti a casi concreti di lavoro, così da valutare la capacità di giudizio del candidato

I vincitori, si ricorda, verranno assunti nell’Area Assistenti del Ministero della Cultura con contratto a tempo pieno e indeterminato e saranno assegnati alle sedi territoriali disponibili in base alla graduatoria e alle preferenze espresse in precedenza.

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