L’Assegno Unico e Universale è uno dei principali metodi di sostegno al reddito per le famiglie italiane con figli minori a carico. Non è condizionato dalla situazione lavorativa dei genitori e l’importo dipende dall’ISEE del nucleo familiare.
L’INPS ha, quindi, diffuso un video per chi riceverà l’Assegno per la prima volta, in cui vengono definite le tempistiche di erogazione e i criteri utilizzati per calcolare l’importo. Vediamo i dettagli.
Che cos’è l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico e Universale è stato istituito nel 2022, per aiutare tutte le famiglie italiane che hanno a carico figli minorenni, o maggiorenni fino ai 21 anni purché studenti, disoccupati in cerca di occupazione o impegnati nel servizio civile.
Per poter beneficiare dell’Assegno Unico non è rilevante la situazione lavorativa dei genitori, ossia se si è lavoratore dipendente o autonomo, o disoccupato. L’importo dipende dalla situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare, calcolata mediante l’ISEE.
Si definisce “unico” perché il suo obiettivo è semplificare gli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità. “Universale”, invece, siccome garantito a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dall’ammontare dell’ISEE.
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Chi può richiedere l’Assegno Unico?

Come già detto, possono fare richiesta, e ottenere, l’Assegno Unico tutti i nuclei familiari italiani, purché vengano soddisfatti i seguenti requisiti:
- avere almeno un figlio minorenne a carico; per i nuovi nati, viene corrisposto a partire dal settimo mese di gravidanza
- avere almeno un figlio maggiorenne a carico, con età inferiore ai 21 anni e che: frequenti un percorso scolastico, formativo o universitario; svolga un’attività lavorativa o un tirocinio, con un reddito complessivo annuo che non superi gli 8 mila euro; sia disoccupato o iscritto ai servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale
- avere un figlio disabile a carico, senza limiti di età
Quando e come verrà accreditato?
L’Assegno Unico verrà accreditato a luglio in due tempistiche differenti e a spiegarlo è stato l’INPS, attraverso un video guida. Tra il 17 e il 19 del mese lo riceveranno i nuclei familiari già beneficiari. Le date sono unificate a livello nazionale.
Per chi ha presentato una nuova domanda o ha subìto modifiche dell’ISEE, della composizione del nucleo o dell’IBAN, invece, i pagamenti saranno personalizzati e potranno slittare verso la fine di luglio.
L’importo sarà accreditato attraverso bonifico bancario o postale sul conto corrente indicato. Un altro metodo è l’accredito sulla carta RdC, nel caso delle famiglie ancora percettrici del Reddito di Cittadinanza.
Per controllare l’accredito, quindi, basterà accedere al proprio profilo INPS, mediante qualunque forma di identità digitale valida e riconosciuta, come Carta d’Identità elettronica, Spid o Cns.
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Quali saranno le somme accreditate?
Per quanto riguarda l’ammontare dell’Assegno Unico, le cifre variano in base all’ISEE del nucleo. Quindi, le fasce più basse riceveranno un contributo più elevato, fino a un massimo di 189,20 euro al mese per figlio nel 2024, mentre l’importo minimo sarà di 54,10 euro mensili per figlio.
Le maggiorazioni sono previste per figli disabili, madri giovani con età inferiore ai 21 anni, famiglie numerose con tre o più figli, nuclei familiari in cui entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro.
Rispetto allo scorso anno, si è verificato un calo dell’importo medio mensile, che nel luglio 2024 ha raggiunto i 190 euro circa. Ciò è avvenuto per l’aumento di famiglie beneficiarie con un ISEE medio-alto che accedono alla quota minima e per la mancata o tardiva presentazione dell’ISEE aggiornato da parte di numerosi nuclei, determinando l’automatica attribuzione dell’importo minimo.