giovedì, 23 Ottobre 2025
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Assegno Unico di agosto 2025: tutto quello che c’è da sapere su date e importi

Pagamenti in arrivo per milioni di famiglie: ecco chi riceverà prima l’Assegno Unico e quali sono le novità sul fronte ISEE e maggiorazioni.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

Per tante famiglie italiane, ogni mese l’Assegno Unico Universale rappresenta una boccata d’ossigeno nel bilancio familiare. Con l’arrivo di agosto 2025, si avvicina anche il momento dell’accredito mensile da parte dell’INPS.

Ma attenzione: non tutti riceveranno l’importo nello stesso momento. L’INPS ha confermato che i pagamenti per i beneficiari abituali, ovvero coloro che non hanno apportato modifiche alla domanda, partiranno tra il 20 e il 21 agosto. Si tratta della fascia più ampia di famiglie, che ogni mese ricevono regolarmente l’assegno.

Diverso il discorso per chi ha aggiornato i propri dati, modificato la composizione del nucleo familiare o ha appena presentato domanda. In questi casi, il pagamento è previsto entro la fine di settembre, con tempistiche più lunghe dovute alle verifiche necessarie per l’elaborazione delle nuove informazioni. Vediamo nel dettaglio il calendario, gli importi aggiornati e le condizioni che possono influenzare la data dell’erogazione.

Assegno Unico: le nuove regole del 2025

Il 2025 ha portato con sé alcune importanti novità per l’Assegno Unico Universale, riportate da Virgilio Notizie. In primo luogo, chi già riceveva la prestazione non ha dovuto ripresentare la domanda: la continuità è automatica, a patto che sia stato aggiornato l’ISEE entro il 28 febbraio.

Inoltre, per tenere il passo con l’inflazione, gli importi mensili sono stati aumentati dello 0,8%, con un nuovo range che va da 57,45 euro a 200,99 euro per figlio, a seconda del reddito e delle condizioni del nucleo.

Cambia anche la gestione dei pagamenti: l’INPS utilizza ora il Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI), che semplifica la registrazione dei dati bancari e ne consente l’utilizzo anche per altri servizi pubblici.

Un’altra buona notizia per chi beneficia del sostegno è che non è necessario presentare nuovamente la domanda ogni anno. La richiesta resta valida per gli anni successivi, a condizione che non sia stata revocata, decaduta o respinta. Quello che va fatto, però, è aggiornare l’ISEE per permettere all’INPS di calcolare correttamente l’importo. È possibile farlo in autonomia sul portale unico dell’ISEE, dove si trova la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata, che riporta tutti i dati essenziali: redditi, composizione familiare, patrimonio.

Come si calcola l’importo dell’Assegno Unico

Assegno Unico, sostegno per famiglie.

L’assegno non è uguale per tutti: l’importo varia in base a diversi fattori. Il primo e più importante è l’ISEE del nucleo familiare. Più basso è l’indicatore economico, più alto sarà l’importo ricevuto.

  • il massimo si raggiunge con un ISEE inferiore a 17.090,61 euro
  • il minimo spetta a chi ha un ISEE oltre 45.574,96 euro o non lo presenta affatto

Altri fattori che influenzano la cifra finale includono il numero di figli, la loro età e la presenza di condizioni particolari. Sono previste maggiorazioni per:

  • figli con disabilità (senza limiti di età)
  • madri under 21
  • genitori entrambi lavoratori
  • famiglie con più di tre figli
  • figli minori di 3 anni

Inoltre, se l’importo dell’Assegno Unico risulta più basso rispetto a quanto si percepiva con il vecchio sistema di assegni familiari e detrazioni, è attivo un meccanismo di compensazione per non penalizzare i beneficiari.

Leggi anche: Assegno Unico, come calcolare l’importo del mese di luglio: tutte le novità

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Gloria Caruso
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La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

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