Chiuse le trattative tra il Comune di Sanremo e la Rai circa il luogo in cui si svolgerà il prossimo Festival. Gli accordi hanno decretato che l’evento non cambierà location, dopo alcuni mesi che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso.
A fine 2024, infatti, il Tar della Liguria aveva giudicato illegittima l’assegnazione diretta alla Rai dei marchi connessi alla gara canora, per le edizioni 2024-2025. Ieri, dunque, è arrivato l’accordo che pone fine agli screzi.
L’accordo tra la Rai e il Comune di Sanremo
È stato sottoscritto ieri, 3 settembre, l’accordo tra il Comune di Sanremo e la Rai, che pone fine a mesi di trattative sul luogo in cui si sarebbe dovuto svolgere il Festival. Ad annunciare la notizia è stata una nota di Viale Mazzini:
Dopo due giorni di proficuo e intenso lavoro, è stato raggiunto l’accordo tra Comune di Sanremo e Rai nell’ambito della fase negoziale relativa alla manifestazione d’interesse finalizzata all’individuazione del partner per l’organizzazione e la trasmissione del Festival della Canzone Italiana, che resta dunque nella Città dei Fiori.
A comporre la delegazione di dirigenti Rai Francesco Spadafora, Direttore Affari Legali e Societari, Williams Di Liberatore, Direttore Intrattenimento Prime Time, Davide Di Gregorio, Direttore Staff Amministratore Delegato, Paola Marchesini, Direttrice Coordinamento Iniziative Strategiche e responsabile ad interim della Direzione Staff del Direttore Generale Corporate, Alberto Longatti, Direttore Risorse Televisive e Artistiche.
Ricevuti al Palazzo Bellevue di Sanremo dal sindaco Alessandro Mager e dagli assessori Alessandro Sindoni ed Enza Dedali, l’accordo ha saldato il sodalizio per il triennio 2026-2028, con la possibilità di estenderlo per i successivi due anni.
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Cosa era successo?

I disaccordi erano iniziati nel 2023, quando la società Just Entertainment aveva dichiarato illegittima, davanti al Tar della Liguria, l’assegnazione diretta del Festival alla Rai, senza effettuare alcuna gara pubblica.
Il 5 dicembre 2024, il Tar aveva effettivamente ritenuto illegittimo tale affidamento diretto, imponendo una procedura aperta ad altri concorrenti. Tale decisione era stata, poi, confermata anche dal Consiglio di Stato lo scorso maggio.
Ne è conseguita la pubblicazione di un bando, da parte del Comune di Sanremo, al quale ha risposto solo la Rai. Eppure, le trattative sono state più complesse di quanto si potesse prevedere.
Ciò ha portato a valutare delle alternative, ossia spostare il Festival in un’altra città italiana. Alla fine, ha trionfato la tradizione e Sanremo continuerà a essere ospitato nella Città dei Fiori.
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Cosa succede ora?
Tra i punti chiave del bando c’è il riconoscimento di almeno 6,5 milioni di euro al Comune di Sanremo, più l’1% sui ricavi pubblicitari. Inoltre, il contratto con la Rai potrebbe essere interrotto se gli ascolti dovessero calare di oltre 15 punti rispetto alla media delle ultime cinque edizioni.
Se queste richieste sono state accettate dall’emittente televisiva senza troppi problemi, il nodo da sciogliere è stata la questione dei diritti, circa la titolarità del format.
Si è giunti, quindi, alla conclusione che il marchio Festival della Canzone Italiana rimarrà registrato al Comune, mentre il format televisivo creato dalla Rai sarà sempre legato all’emittente.
Per decretare completamente chiuso l’accordo bisognerà aspettare il 18 settembre, quando il Consiglio di amministrazione Rai darà il via libera definitivo. Sarà poi la Giunta comunale di Sanremo a ratificare l’intesa.
A ogni modo, il Festival si terrà dal 24 al 28 febbraio 2026, per evitare accavallamenti con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, in programma dal 6 al 22 febbraio, e con le seguenti Paralimpiadi, dal 6 marzo. Ancora una volta il padrone di casa sarà Carlo Conti, nelle vesti di conduttore e direttore artistico.