Negli ultimi anni, l’accesso alla facoltà di Medicina è stato al centro di un profondo cambiamento.
La riforma introdotta dal Ministero dell’Università e della Ricerca ha modificato radicalmente le modalità di selezione, introducendo strumenti più flessibili e digitali. Ciò ha segnato un nuovo record: oltre 54.000 iscritti ai test di ammissione.
L’1 settembre saranno 54.313 gli studenti che frequenteranno il semestre aperto di Medicina e Chirurgia.
A loro si aggiungono 4.473 a Odontoiatria e protesi dentaria mentre sono 6.039 i ragazzi che hanno optato per il corso di Medicina veterinaria per un totale di 64.825.
I posti a disposizione saranno oltre 23 mila e quindi quasi 1 studente su 2 può farcela. In testa c’è Roma Sapienza con 4.821 studenti, seguita dalla Federico II di Napoli (3113 iscritti), Bologna (2674) e Padova (2658).
Cos’è cambiato dopo la riforma?
Con la riforma del 2023-2024, l’accesso a Medicina è passato da un unico test nazionale annuale al sistema dei TOLC-MED, ovvero test online gestiti dal CISIA, ripetibili più volte in diverse sessioni. Questo cambiamento ha comportato:
- maggiore flessibilità per i candidati
- aumento degli iscritti al test (+20% rispetto al 2022)
- nuovi criteri di valutazione basati sul miglior punteggio tra le prove sostenute
In sintesi, la riforma ha puntato a rendere il processo di selezione più equo e meritocratico, favorendo una preparazione più continua e consapevole.
Questo nuovo sistema TOLC-MED si compone di 50 quesiti suddivisi in quattro sezioni (biologia, chimica, matematica e fisica, comprensione del testo e logica) a cui poter rispondere in 90 minuti. La valutazione è automatica e il punteggio immediato.
I candidati possono iscriversi a più sessioni e conservare il punteggio migliore. La graduatoria nazionale tiene conto del risultato più alto ottenuto, migliorando le possibilità di accesso. Si è così abbassata la soglia dello stress psicologico e il test ha attratto più di 54.000 candidati nel 2024, un incremento significativo.
Il primo semestre alla facoltà di Medicina

Tre gli insegnamenti del semestre aperto che inizierà il 1° settembre e terminerà entro il 30 novembre sia in presenza che da remoto: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia.
Ciascuna materia permetterà di avere 6 crediti formativi (Cfu) per un totale di 18. Al termine del semestre aperto, ciascuno studente dovrà affrontare gli esami di profitto sui tre insegnamenti.
Le prove saranno uguali a livello nazionale e si svolgeranno in contemporanea, nello stesso giorno. Gli studenti avranno a disposizione due appelli: il primo si svolgerà il 20 novembre 2025; il secondo il 10 dicembre 2025.
Il test nazionale
Ogni esame consisterà nella somministrazione di 31 domande per ognuna delle 3 materie del semestre aperto: 15 a risposta multipla con 5 opzioni di risposta – di cui solo una corretta – e 16 a completamento. Per ogni prova si avranno a disposizione 45 minuti.
I punteggi conseguiti nei singoli esami saranno validi per la formazione della graduatoria nazionale. Il voto sarà espresso in trentesimi con la possibilità anche della lode.
Il punteggio minimo per poter accedere alla graduatoria nazionale non dovrà essere inferiore a 18/30 in ogni singola prova. In sostanza gli studenti dovranno essere promossi in ogni esame.
Bernini: “Studiare Medicina è dichiarazione d’amore per la vita”
In una lettera aperta agli studenti, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha scritto:
Studiare Medicina non è solo una scelta di carriera.
È una scelta di responsabilità, di empatia, di coraggio.
È una dichiarazione d’amore verso la vita, in tutte le sue fragilità.
È a tutti voi che do il benvenuto più caloroso nell’università italiana.
Iscriversi a un corso di laurea – qualunque esso sia – è sempre un gesto potente.
È molto più di una firma su un modulo.
È la dichiarazione d’intenti di chi ha deciso chi vuole diventare
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