Negoziati Ucraina-Russia: il punto della situazione. Oggi è partito il quarto round di negoziati tra la delegazione russa e quella ucraina. Si apprende da fonti di Kiev che al momento i colloqui sono stati interrotti e che riprenderanno domani. Si legge in una nota: “Una pausa tecnica è stata presa dai negoziati fino a domani. Per lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro e chiarimento di alcune definizioni. Le trattative proseguono”.
Non è trapelato quasi nulla riguardo ciò che i delegati hanno concordato, solo qualche dichiarazione fatta filtrare in giornata da fonti ucraine che suggerirebbe come la posizione della controparte russa si sia ammorbidita. Kiev pretende da Mosca garanzie sul mantenimento della pace in Ucraina, mentre il ministro degli esteri russo Lavrov sostiene che il Paese confinante non debba mai più essere una minaccia per la Russia.
Il consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino Mikhail Podolyak ha fatto sapere su Telegram che le parti restano ferme “sulle loro specifiche posizioni” ma che “la trattativa va comunque avanti”.
Negoziati Ucraina-Russia: in corso vertice Usa-Cina a Roma
Negoziati Ucraina-Russia: nel frattempo, all’hotel Cavalieri Waldorf Astoria a Roma, si sta svolgendo un incontro tra Jake Sullivan e Yang Jechi, rispettivamente consigliere per la sicurezza nazionale Usa e responsabile della commissione Esteri del Politburo del Partito comunista cinese.
Dopo tre ore, i colloqui sono stati interrotti per una pausa e ancora non se ne conoscono gli esiti. Alle 15.39, Sullivan e Jechi sono tornati a sedersi al tavolo.
Mosca e Pechino smentiscono il Financial Times: nessuna richiesta russa di assistenza militare
Rimanendo sul fronte diplomatico, sia la Cina sia la Russia hanno smentito l’indiscrezione del Financial Times circolata ieri sera, che parlava di una richiesta di “assistenza militare” fatta da Mosca a Pechino.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha descritto la notizia come “disinformazione americana”. Da parte sua, la Russia ha smentito sottolineando di avere tutti gli armamenti necessari per proseguire l’attacco.
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