Navratilova, la leggenda del tennis, è finalmente libera: “Sono guarita dal cancro”

Martina Navratilova dice finalmente addio al cancro: "Mi hanno dato il via libera".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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La campionessa Martina Navratilova, che nel corso della sua carriera sportiva in ben quattro decenni ha vinto 59 slam, di cui 18 in singolare, 31 in doppio e 10 in doppio misto, l’ha finalmente potuto annunciare al mondo su Twitter: “Sono completamente guarita dal cancro”. Ha giocato dal 1973 fino al 2006 e ha vinto anche quest’altra finale importantissima, contro cui si stava fronteggiando dallo scorso novembre: aveva ricevuto due diagnosi di due tumori, nello stadio iniziale, uno localizzato nella gola, mentre l’altro al seno, che aveva peraltro già avuto, 13 anni prima.

Ecco cosa ha scritto più nel dettaglio, ringraziando tutti coloro che l’hanno aiutata e supportata in questo lungo e difficile percorso durante la malattia:

Dopo una giornata piena di test allo Sloan Kettering (di New York), mi hanno dato finalmente il via libera.

Ci tengo a ringraziare tutti i dottori, gli infermieri, i “maghi” della protonterapia, i radiologi, ecc. Ora posso dirlo, che sollievo.

Il tweet si conclude con due hashtag importanti, dicendo addio e congedando il cancro una volta per tutte.

Martina Navratilova: “Pensavo che avrei avuto solo un altro anno da vivere”

Martina Navratilova ha cercato di affrontare il cancro come se fosse stato una finale di Wimbledon, torneo che ha vinto ben 9 nove nella sua carriera sportiva, e, infatti, “l’approccio mentale e la determinazione che avevo quando giocavo a tennis mi hanno aiutata a sconfiggere la malattia”. In un’intervista al giornalista inglese Piers Morgan aveva così rivelato:

Dopo la diagnosi sono stata in preda al panico per ben tre giorni.

Mi è venuta in mente una lista di cose che volevo fare se avessi vissuto veramente solo un altro anno. Anche cose assurde, tipo un’automobile incredibile da guidare.

Il trattamento per sconfiggere il cancro è sicuramente la sfida più ardua che abbia mai fatto nella mia vita.

Quando poi mi sono accorta che nella clinica dove facevo la chemio c’erano anche dei bambini piccoli in cura, mi sono sentita davvero svuotata.

Martina Navratilova agli Internazionali di Roma: “Ora sto bene”

Si era accorta di avere un linfonodo ingrossato al collo quasi alla fine del 2022 e ha deciso di fare subito degli approfondimenti. La scoperta dell’avversario inatteso l’aveva costretta a interrompere il piano per l’adozione con sua moglie Julia Lemigova. Già a marzo di quest’anno, però, aveva rincuorato tutti, affermando che il cancro fosse in remissione e che doveva svolgere le ultime cure di radioterapia. E si è commossa quando le infermiere in ospedale le intonavano “I’m Still Standing” di Elton John, incoraggiandola e sostenendola.

Inoltre, durante l’ottantesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, che hanno avuto luogo il 2 maggio al Foro Italico, la campionessa del tennis Navratilova ha ricevuto la Racchetta d’oro. Si tratta di un autorevole riconoscimento, assegnato dal 2006 a uno o più protagonisti nella storia del tennis, la cui organizzazione spetta alla Fitp, Federazione Italiana Tennis e Padel. Ha voluto ringraziare tutti gli spettatori e il mondo del tennis, “una scuola di vita” che non smette mai di darle insegnamenti, anche ora che ha 66 anni, leggendo il suo discorso in italiano:

Molti di voi sanno che ho passato un anno difficile, ma adesso sto bene, grazie.

Sono grata per mille ragioni di essere qui, ho giocato il primo torneo a Roma nel 1973.

Questo meraviglioso sport è molto difficile e per questo è una scuola di vita, insegna la pazienza, la perseveranza, a continuare a lottare e a ssere giusti, e umili.

Mi sono sempre sentita a casa qui, in Italia.

Leggi anche: Benedicta Boccoli: “La mia cagnolina mi colpiva sul seno. E grazie a lei se ho curato il mio tumore”

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