Sul web circolano articoli in cui, sotto copie di autorevoli giornali e l’immagine di Elon Musk, si promettono facili ricchezze tramite investimenti in bitcoin.
L’articolo in questione riporterebbe che il fondatore di Tesla per aiutare le famiglie bisognose, e migliorare il loro benessere economico, avrebbe realizzato il progetto di una piattaforma in bitcoin, investendo 1,5 miliardi.
In realtà non sarebbe nulla di tutto ciò ma si tratterebbe di pagine false che, copiando ad esempio la grafica di Repubblica e spacciandosi per essa, riescono ad aggirare anche Facebook.
Annunci falsi per investire in Bitcoin
La notizia si presenta attirando la persona nell’ottica futura di migliorare la propria condizione economica, particolarmente vessata in questo periodo di crisi finanziaria a seguito della pandemia globale.
Nell’articolo viene presentata la piattaforma dove investire sfruttando la possibilità di guadagnare grazie al successo delle valute digitali. Non viene richiesta esperienza ma solo un deposito iniziale di 300 euro e poi sarà l’algoritmo di trading automatizzato a svolgere il suo lavoro.
È inserita anche un’intervista dello stesso Musk in cui invita tutti ad usare la piattaforma prima che le banche la oscurino e illustrandone tutti i vantaggi:
La nostra nuova piattaforma, Bitcoin, aiuterà le persone a diventare più ricche IN POCO TEMPO: invece di lavorare per portare a casa ogni singolo centesimo, facciamo in modo che siano i soldi a lavorare PER TE!
Il tentativo di convincere il soggetto non termina qui. Chi scrive, parlando in prima persona, per sincerarsi che non si tratti di una truffa racconta di aver provato lui stesso ad investire e di aver effettivamente guadagnato.
Bitcoin, attenzione alle truffe on line
Ora non si sta qui a discutere sull’effettiva validità o meno di questa piattaforma ma solo il fatto che venga pubblicizzata in questo modo, utilizzando una grafica non propria e spacciandosi per autorevoli quotidiani lasciare molti dubbi sull’affidabilità del sistema.
Come riporta ticinonews questi annunci sarebbero stati in grado di aggirare anche Facebook, non solo per la grafica ma anche per il link mostrato dal social network, che all’apparenza sarebbe lo stesso e solo cliccandoci sopra, ad un occhio attento, ci si rende conto che l’indirizzo reale è diverso.
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