La premier Giorgia Meloni, in occasione della Festa dei lavoratori, ha dichiarato in diretta sul suo profilo Instagram di voler celebrare questa ricorrenza “nell’unico modo che conosciamo, e cioè dando risposte concrete agli italiani e in particolare a quelli che ogni giorno si rimboccano le maniche e con il proprio lavoro contribuiscono alla ricchezza della nostra nazione”.
La premier ha, inoltre, rivelato che il Governo sta varando un pacchetto di 5 miliardi di euro per creare nuova occupazione, in particolare nel Mezzogiorno, e questa decisione è stata presa “in un’ottica di redistribuzione della ricchezza”.
Meloni non ha mancato di sottolineare come il primo maggio di un anno fa il Consiglio dei ministri si fosse riunito per deliberare su un decreto “molto articolato con diverse misure in favore dei lavoratori, la più importante delle quali era il taglio delle tasse sul lavoro per i redditi fino a 35.000 euro”. Grazie a tale mossa, i lavoratori hanno potuto ricevere 100 euro in più nella loro busta paga ogni mese e questa misura è stata riconfermata “per tutto il 2024 con la legge di Bilancio”.
Quali sono i nuovi provvedimenti previsti dal Governo Meloni?
Tempo di conferme, ma anche di novità per il Governo Meloni. La premier ha presentato un resoconto dei risultati raggiunti in un anno e mezzo: “Da quando siamo arrivati al governo gli occupati in Italia sono cresciuti di oltre mezzo milione, abbiamo toccato il record di occupazione, di occupazione femminile, i contratti stabili aumentano, la precarietà diminuisce, sono dati di cui andiamo estremamente fieri”.
Ecco quali sono state le altre norme che hanno permesso al Governo di raggiungere importanti traguardi nel mondo del lavoro:
Allo stesso obiettivo abbiamo dedicato diversi altri provvedimenti.
L’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef, che abbassa le tasse a tutti, l’azzeramento fino a 3.000 euro annui dei contributi a carico delle mamme lavoratrici dipendenti con almeno due figli, il taglio delle tasse sui premi di produttività fino a 3.000 euro, l’innalzamento della soglia di detassazione del fringe benefit, cioè del contributo volontario che il datore di lavoro può dare al lavoratore con un occhio di favore ai lavoratori che hanno dei figli a carico.
Ma anche l’aumento delle pensioni minime, la piena indicizzazione delle pensioni più basse.
Per l’anno 2024 la premier Meloni ha rivelato che sarà attuato presto un nuovo provvedimento grazie al quale a gennaio 2025 sarà erogata un’indennità di 100 euro “per le famiglie monoreddito dei lavoratori dipendenti, quelle famiglie nelle quali c’è un unico reddito con almeno un figlio a carico e con un reddito complessivo non superiore ai 28.000 euro l’anno”.
L’obiettivo del decreto di riforma delle politiche di coesione
Il nuovo decreto di riforma delle politiche di coesione punta a spendere mira “a combattere i divari e le disparità tra i territori“, in particolare quello infrastrutturale “che impedisce particolarmente al Sud, di competere ad armi pari con il resto della nazione”.
La premier Meloni ha sottolineato come il Sud non debba vivere di sussidi, ma deve essere creato il giusto clima, affinché possa vivere, invece, di lavoro: “Abbiamo istituito il Fondo Perequativo Infrastrutturale con l’obbligo di destinare alle Regioni del Sud almeno il 40% dei fondi pluriennali per gli investimenti, una percentuale che oggi è sensibilmente più bassa. Il Sud deve mostrare il suo lavoro, anche in ambito lavorativo“.
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