Massimo Giletti sulla chiusura di Non è l’arena: “La verità verrà fuori. Ho la coscienza a posto”

Massimo Giletti è tornato a parlare dell’improvvisa sospensione della trasmissione Non è L’Arena, che non andrà in onda su La7. Ecco cosa ha detto.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Massimo Giletti ha commentato per la prima volta pubblicamente la sospensione di Non è l’Arena, programma su La7 che ha condotto per ben sei stagioni.

Il giornalista ha parlato nel corso della sua trasmissione radiofonica su Rtl 102.5 ricordando di avere “un contratto che mi vincola all’azienda in cui ho lavorato per sei anni e per rispetto a questo contratto non posso parlare senza autorizzazione e chiarire in modo serio”.

La chiusura del programma ha suscitato diverse polemiche. C’è chi ritiene inaccettabile che un programma venga chiuso dalla sera alla mattina, senza fornire motivazioni adeguate, come ha dichiarato Michele Santoro ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo. Inoltre ci si interroga sulle motivazioni che hanno spinto i vertici di La7, e nello specifico Urbano Cairo, a far fuori Massimo Giletti dalla rete prima del tempo.

Massimo Giletti: “Vorrei dire tante cose, ma verrà il giorno in cui potrò farlo”

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Giletti su Rtl 102.5 ha specificato di essere vincolato oggi nel parlare:

Vorrei dire tante cose e verrà il giorno in cui potrò dirle… In questo momento ho tanto rispetto per i magistrati, data la situazione delicata. L’importante è avere la coscienza a posto, poi la verità verrà fuori.

Ha poi ringraziato le centinaia di persone che continuano a mandargli messaggi di sostegno, sia a lui sia a tutto il gruppo di lavoro. Il giornalista ha poi specificato come nel nostro Paese non sia facile fare un certo tipo di televisione:

Va a disturbare chi sta nei palazzi, ma bisogna avere il coraggio di farla. Quando c’è una situazione delicata, abbiamo il dovere doppio di andare nelle sedi corrette, io l’ho fatto, il resto sono chiacchiere.

Giletti ha poi concluso fornendo delle importanti rivelazioni: “Ci sono intercettazioni terribili, dove qualcuno di importante dice che ‘va chiuso Giletti. Sono intercettazioni che fanno capire quanto quel lavoro era importante. Ma noi non molliamo e continueremo a farlo. Lo devo alle persone che ci hanno seguito ma per rispetto dell’azienda per cui ho lavorato non posso dire altro, se non ringraziarla per ciò che mi ha fatto fare in questi ultimi anni”.

Massimo Giletti e l’annuncio della sospensione di Non è L’Arena

L’annuncio della sospensione della trasmissione Non è L’Arena, è arrivato nella giornata di giovedì 13 aprile. Nel comunicato diffuso da La7 si legge: “La7 ha deciso di sospendere la produzione del programma ‘Non e’ l’Arena’ che da domenica prossima non sarà in onda. Si ringrazia Massimo Giletti per il lavoro svolto in questi 6 anni con passione e dedizione. Massimo Giletti rimane a disposizione dell’Azienda”. Al riguardo Mentana ha fatto sapere che domenica 23 aprile ci sarà su La7 uno speciale dedicato a questa vicenda:

C’è una vicenda che ci riguarda, come La7, la vicenda che ha toccato Massimo Giletti, Non è l’Arena, le rivelazioni del pentito Salvatore Baiardo e l’interruzione del programma.

Abbiamo deciso, d’accordo con la direzione di Rete, di parlarne apertamente e con tutti i materiali a nostra disposizione, senza nascondere o non illuminare nessuno dei vari aspetti di tutta questa questione che comporta la lotta contro la mafia.

Subito dopo l’annuncio improvviso della sospensione Giletti aveva così commentato all’Ansa: “Ognuno ha la sua versione. Non voglio aggiungere altro, non parlo. Penso solo ai miei, ai 35 che lavorano con me e si ritrovano ora sbattuti fuori dopo 6 anni. Io ho le spalle larghe, penso solo a loro”.

Leggi anche: Non è l’Arena, Giletti: “Siamo stati fermati per 3 puntate delicatissime sulla mafia”

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