Per la prima volta nella storia d’Italia sarà una donna a guidare la Corte di Cassazione, la carica di giudice più alta nel nostro Paese. Si tratta di Margherita Cassano, che attualmente ricopre il ruolo di presidente aggiunto della Suprema Corte. Questo risultato giunge a quattro anni di distanza dall’elezione a presidente della Corte costituzionale di Marta Cartabia.
A fare il nome di Cassano al posto del presidente uscente Pietro Curzio, che andrà in pensione, è stata la Commissione per gli incarichi direttivi, che ha accettato la proposta dal giudice togato indipendente Andrea Mirenda votando all’unanimità. Il 1 marzo ci sarà il voto finale in una seduta di plenum presieduta dal capo dello Stato, ma si conosce già quale sarà l’esito.
Margherita Cassano, figlia di una magistrato prosegue la carriera del padre
Margherita Cassano ha 67 anni ed è la figlia del magistrato Pietro Cassano, noto per aver condannato Renato Curcio, uno dei fondatori delle Brigate rosse. Fiorentina, ma di origini lucane, è in magistratura dal 1980. Inizia a lavorare presso la procura di Firenze dove si occupa di questioni relative alle tossicodipendenze e al traffico di droga, temi che continuerà a seguire in tutta la sua carriera. In quegli anni ha lavorato a stretto contatto con il procuratore Pier Luigi Vigna.
Dal 1991 al 1998 è stata assegnata della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, esponente del Csm per quattro anni dal 1998 e dal 2003 è approdata alla Corte di Cassazione. Dal 2016 ha presieduto la Corte d’appello di Firenze, dove è rimasta anche qui circa quattro anni. Due anni fa Margherita Cassano, commentando la sua elezione all’unanimità come presidente aggiunta della Corte di Cassazione, aveva dichiarato, come riportato da La Stampa:
Verrà il giorno in cui una nomina come la mia non sarà più una notizia, e allora sì, per davvero, quello sarà un gran giorno per tutte le donne.
Quel giorno non è ancora arrivato ma l’elezione di Cassano rappresenta un tassello verso l’obiettivo di una parità di genere consolidata.
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