Malattia X, perché è 20 volte più letale del Covid e una seconda pandemia si può evitare?

Che cos'è la Malattia X di cui si sta parlando in questi giorni a Davos, e qual è il piano per arginare questa nuova possibile minaccia?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Dopo il Covid, specialmente in questi ultimi giorni, c’è un nuovo virus che potrebbe essere molto pericoloso a destare preoccupazione, la Malattia X. A dirlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che durante questa settimana discuterà a Davos un piano strategico proprio per limitare il numero dei contagi.

Il virus in questione, come afferma l’OMS, potrebbe uccidere venti volte più del Covid, e come riporta sul suo stesso sito ufficiale:Si tratta di un agente patogeno attualmente sconosciuto che causerebbe una grave epidemia internazionale“.

Perché si parla di Malattia X?

Oggi si parla continuamente di Malattia X che non è un morbo specifico, ma indica la possibilità che in futuro un agente patogeno possa dar vita a una nuova pandemia.

E la cosiddetta Malattia X compare nell’elenco di tutte quelle malattie ‘prioritarie’ come Covid, Febbre emorragica Crimea-Congo, Malattia da virus Marburg, Febbre di Lassa e della Rift Valley e Zika, Ebola, Sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS-CoV), Sindrome respiratoria acuta grave (SARS); Nipah e malattie da henipavirus. A tal proposito la venture capitalist Kate Bingham ha così affermato al “MailOnline”:

Non tutti i virus sono una minaccia globale, ma molti potrebbero esserlo.

Gli scienziati, al momento, sono a conoscenza di 25 famiglie di virus, ciascuna delle quali comprende fino a migliaia di singoli virus che hanno tutti il potenziale per POTER EVOLVERE, IN FUTURO, in una pandemia.

Inoltre, si stima che potrebbero esserci circa un milione di altri virus ancora da scoprire.

In un certo senso siamo stati ‘fortunati’ con il Covid.

Il punto è che la stragrande maggioranza delle persone infette dal virus è riuscita a riprendersi.

La malattia X è, invece, è contagiosa quanto il morbillo con il tasso di mortalità dell’Ebola pari al 67%.

Qual è il miglior piano per scongiurare una nuova pandemia globale?

In questa settimana il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si riunirà a Davos insieme a Michel Demaré, presidente del Consiglio di amministrazione di AstraZeneca, la vicepresidente della catena ospedaliera indiana Apollo, Preetha Reddy e Shyam Bishen, capo del Centro per la salute e l’assistenza sanitaria del World Economic Forum e ad altri esperti per elaborare un piano che protegga la popolazione mondiale da una possibile e futura nuova pandemia.

Il primo passo è, innanzitutto, quello dei vaccini, come è già accaduto in questi anni con il COVID-19. Ma Kate Bingham, che peraltro ha presieduto la task force sui vaccini del Regno Unito affiancando il Governo tra maggio e dicembre del 2020, ha affermato che non dobbiamo mai abbassare la guardia solo perché il Covid non sembra essere più una minaccia.

Proprio per questo motivo è necessario studiare e sperimentare “diversi prototipi di vaccini per ogni famiglia di virus minacciosi”, ovvero quelli che l’OMS ha annoverato tali. Seguendo questo mindset sarà possibile “prendere di mira le caratteristiche molto specifiche della Malattia X”, prima che inizi a diffondersi in modo globale, sfociando proprio in una pandemia.

Leggi anche: Influenza A/H1N1, cos’è, come si manifesta e quali sono i sintomi più comuni?

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