Madre confessa l’omicidio. Nessun rapimento da parte di tre uomini incappucciati: sarebbe stata tutta una messa in scena quella che ha avuto luogo ieri a Tremestieri etneo, nel catanese.
La mamma della piccola Elena, Martina Patti, ha confessato che non c’è mai stato nessun sequestro. La donna, 23 anni, ha poi fatto ritrovare il corpo della figlioletta, che si trovava a circa 200 metri da casa, nei pressi di un campo. Sarebbe in corso l’interrogatorio della donna.
I nonni della bimba di 5 anni ancora non riescono a spiegarsi quanto accaduto. Giovanni, il nonno paterno, ha detto: “Non credevamo possibile una cosa del genere, un rapimento era impensabile, non si poteva immaginare quello che è successo. La madre di Elena era una ragazza molto chiusa, ma non riesco a spiegarmi il motivo di ciò che è accaduto. Ma adesso chi è stato deve pagare, anche chi l’ha eventualmente aiutata”.
Rosaria, la nonna della bimba, ha ammesso: “Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati, non avevamo ragione di non crederci. Elena era una bimba meravigliosa”.
Madre confessa omicidio: la versione della donna era apparsa subito poco credibile
Bimba rapita, madre confessa l’omicidio. La versione data da Martina Patti, così piena di tasselli mancanti e incongruenze, non aveva mai convinto gli inquirenti: non c’era nessun testimone del rapimento, né alcuna telefonata al 112 dopo il sequestro. Insomma, il racconto della giovane è sembrato da subito poco credibile.
Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha affermato oggi: “Stanotte la donna ha subito un lungo interrogatorio e le erano state contestate varie incongruenze. Stamattina ha fatto ritrovare il cadavere e adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni, presumibilmente confessorie”.
Madre confessa omicidio: la relazione difficile dei genitori della piccola
Madre confessa: subito dopo la notizia del rapimento, la Procura aveva tentato di ricostruire il contesto familiare della piccola Elena, interrogando gli zii e i nonni. Era emerso che il padre della bambina fosse stato denunciato in passato per spaccio di sostanze stupefacenti e indagato per rapina, salvo poi essere assolto da quest’ultimo reato per “non avere commesso il fatto”.
I genitori di Elena erano giovani, entrambi poco più che ventenni, e vivevano separati a causa di alcuni litigi e discussioni. Nello specifico, il papà della piccola si sarebbe trasferito in Germania, dove avrebbe incontrato la sua nuova compagna. Anche Martina Patti si sarebbe rifatta una vita con un altro uomo dopo la separazione ma, a quanto pare, riservava ancora attenzioni morbose all’ex partner.
La zia della piccola Elena: “Martina Patti voleva incastrare mio fratello”
Madre confessa di aver ucciso la figlia: la zia paterna di Elena, sorella del padre della piccola, ha parlato con i giornalisti dando un’interpretazione di quanto accaduto e dei folli motivi che potrebbero aver spinto Martina Patti a compiere un gesto così terribile. Ha detto:
Martina Patti voleva incastrare mio fratello. Un anno fa mio fratello fu accusato ingiustamente di una rapina ma fortunatamente fu scagionato completamente. Quando dal carcere passò ai domiciliari, sotto casa trovammo un biglietto di minacce con scritto: “Non fare lo sbirro, attento a quello che fai”. Mio fratello non sa nulla di nulla. A questo biglietto la madre della bimba ha fatto riferimento dicendo che avevano rapito Elena.
La madre di Elena disse che quelle persone incappucciate avevano fatto riferimento al biglietto dicendo “non ti è bastato il biglietto? Digli a tuo marito che questa è l’ultima cosa che fa: a sua figlia la trova morta.
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