Luigi Di Maio fa sprofondare il M5S, Fico: “Siamo arrabbiati e delusi da lui”

Venti di tempesta scuotono il M5S e uno dei suoi alfieri di maggiore caratura, Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e oggi al centro di frizioni forse irrisolvibili.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Venti di tempesta scuotono il M5S e uno dei suoi alfieri, Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e oggi al centro di frizioni forse irrisolvibili. La rottura con Conte ha radici lontane e risale alle elezioni del Presidente della Repubblica dello scorso gennaio. Oggi la tensione è sull’invio di armi a Kiev: Conte si è sempre opposto, mentre Di Maio crede che un atteggiamento simile non sia coerente con l’appartenenza atlantista dell’Italia.

Il M5S aveva preparato una bozza di risoluzione in merito alla questione armi per esporla martedì prossimo in Senato a Mario Draghi, ma Luigi Di Maio aveva tuonato: “Questa bozza di fatto ci disallinea dall’alleanza Nato e dalla Ue. Così facendo mettiamo a repentaglio la sicurezza dell’Italia. Rispetto a un tema così importante, da ministro degli Esteri credo di dover difendere la coalizione geopolitca del nostro Paese”.

Le dichiarazioni di Luigi Di Maio hanno portato alcuni compagni di partito a voltargli le spalle. Uno su tutti Riccardo Ricciardi, vicepresidente del M5S, che ieri a Repubblica non ha escluso l’eventualità di un’espulsione: “Personalmente ritengo che occorra prendere provvedimenti, magari coinvolgendo la rete o comunque il Consiglio Nazionale. Vorrei ricordare che quando era capo politico Di Maio ha espulso persone per cose molto, molto meno gravi”. Ma al momento l’eventualità è stata congelata.

Roberto Fico contro Luigi Di Maio: “Siamo arrabbiati e delusi, non riesco a comprendere”

Anche il presidente della Camera pentastellato Roberto Fico ha commentato le frizioni delle ultime ore interne al M5S e ha detto: “Siamo arrabbiati e delusi. Non riesco a comprendere che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio attacchi su delle posizioni rispetto alla Nato e all’Europa che nel Movimento non ci sono e non se ne dibatteva prima. Il Movimento è saldamente ancorato all’Ue, su cui abbiamo combattuto anche per avere i fondi del Recovery che il M5S ha ottenuto. Rispetto alla Nato non c’è alcuna discussione in corso, siamo ancorati al Patto atlantico. Subiamo una cosa che secondo me è mistificatrice, non aderente alla realtà”.

Il presidente della Camera ha precisato: “Non c’è nessun Conte-Di Maio, state sbagliando prospettiva. Al massimo c’è un Movimento-Di Maio”. Poi, in merito alla possibilità che una volta fuoriuscito Di Maio fondi un proprio partito, Fico ha detto: “Non ho contezza di quello che Luigi fa fuori dal Movimento, se si sta costruendo qualcosa lo vedremo solo vivendo”.

Luigi Di Maio, le frizioni col Movimento e il crollo nei sondaggi

Luigi Di Maio, le frizioni col Movimento e il crollo nei sondaggi

In vista delle politiche del 2023, la situazione attuale del M5S non promette risultati eclatanti e impensierisce non poco gli alleati di centro-sinistra. I sondaggi della terza settimana di giugno di Termometro Politico hanno evidenziato un crollo eclatante del M5S nei sondaggi, dal 13.2% al 12.6%. Risultati che, ovviamente, si possono rimandare alle frizioni al vertice del Movimento.

Il primo posto nel sondaggio è per FdI al 23,1%, subito dopo il Pd con il 22.7%, poi la Lega con il 16,8%. A seguire il M5S, Forza Italia con il 7,4% e la coalizione Azione/+Europa col 4,3%.

Leggi anche: Bonus 200 euro per i disoccupati: a quali categorie spetta e come ottenerlo

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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