Liste d’attesa da incubo per una visita. Agnoletto: “Ampie disponibilità a pagamento”

Quanto tempo aspettare in lista d'attesa per una visita? Persino due anni, e non tutti possono sostenere costi così elevati per esami privati. Quindi, qual è la situazione attuale?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Non è pensabile che in Lombardia ci siano liste d’attesa interminabili per esami e visite specialistiche nel Servizio Sanitario pubblico, con enormi disagi per gli utenti, mentre saltino su come funghi ampie disponibilità per gli stessi esami nelle stesse strutture pubbliche, ma soltanto in solvenza, e cioè a pagamento.

Ha affermato così Vittorio Agnoletto, medico, attivista, politico e conduttore della trasmissione sulla salute di “Radio Popolare” di Milano che ha seguito la storia di Antonio sulla medesima emittente:

Per poter fare l’esame in tempi rapidi ho dovuto accettare di farlo a pagamento, 500 euro, per il 2 febbraio al Niguarda, dove con il ticket avrei dovuto aspettare un anno.

Ad aprile 2022 con l’impegnativa programmabile ho fatto richiesta, attraverso il numero verde per effettuare l’esame, che mi è stato fissato per il 20 gennaio 2023 al Poliambulatorio Doria.

Ma qualche giorno prima della data, mi viene comunicato che l’esame è stato annullato e rinviato al 27 dicembre 2023, quasi due anni dalla data dell’impegnativa.

Liste d’attesa interminabili: crisi nella sanità

Antonio ha raccontato che, per poter fare una colonscopia, ha dovuto prenotare una visita a pagamento. Il suo accertamento in un Poliambulatorio di Milano era stato rinviato per ben due volte, e, per poterlo svolgere in tempi molto più brevi, è stato costretto a rivolgersi ai privati.

Ma non finisce qui. La sua visita, fissata a inizio anno, è stata annullata e qualche giorno dopo una comunicazione lo avvisava del fatto che non avrebbe potuto fare neanche quella prevista a dicembre, poiché anche questa era stata cancellata. Dunque, invece di aspettare ulteriormente, si è affidato all’ospedale Niguarda di Milano e ha potuto effettuare una prenotazione per il 2 febbraio 2023.

Liste d’attesa incessanti: la disponibilità è un miraggio

Anche nelle Marche, oltre alle colonscopie, anche le visite pneumologiche all’encefalo e le risonanze magnetiche sono i tre esami che richiedono una estenuante attesa per i pazienti. Dall’ultimo report della Regione si evince che nel 2022 le domande per una colonscopia sono state 1386 e il numero di persone senza prima disponibilità si aggirava intorno alle 262 unità. Mentre, fino ad ora, le domande sono state ben 2312, 426 sono le persone che non sono riuscite a trovare una data disponibile e 408 si trovano ancora nelle liste di pre appuntamento.

Invece, un leggero miglioramento si nota per le visite pneumologiche, in quanto, se nel 2022, 210 non hanno potuto fissare una data per l’accertamento, nel 2023 il numero si aggira intorno ai 190.

Infine, per fare una risonanza magnetica all’encefalo, su un totale di 616 domande nel febbraio 2022, 134 persone non sono riuscite a trovare un giorno idoneo per la visita e 20 sono state inserite nelle liste di pre appuntamento. E nel 2023, su 862 richieste, 148 non hanno potuto fissare un appuntamento e 48 sono finite sempre nelle liste d’attesa.

Liste d’attesa infinite: i prezzi delle visite private

Ma da cosa dipende il costo per le risonanze magnetiche? Varia in base alla struttura prescelta, all’area del corpo trattata e alla modalità dell’esame diagnostico, se presso strutture pubbliche o convenzionate. Essendo una prestazione specialistica ambulatoriale a carico del Servizio Sanitario Nazionale, il paziente paga solo il ticket e il costo è di circa 46,15 euro, mentre quella con contrasto ha un costo che si aggira attorno ai 65 euro. Ma se vuole evitare la lista d’attesa deve prenotare una visita in una struttura privata, pagando di più.

Prima degli ultimi rincari di luce e gas, una visita ortopedica in ospedale costava 160 euro, mentre ora 200, per una ecografia al primo mese ora si paga anche 130 euro e non più 90, e per una visita ginecologica o ostetrica il prezzo è di 130 euro a fronte dei 110. Nel settore maxillo-facciale una prima visita chirurgica era di 120 euro, e il controllo a 80 euro (ora a 90), mentre adesso c’è un aumento di 15 euro.

Liste d’attesa improponibili: dati allarmanti

Le ultime indagini illustrano che si può aspettare anche due anni per una mammografia, 465 giorni per una Tac, 375 per una ecografia, 365 per un intervento cardiologico e 300 per visite specialistiche ad esempio reumatologiche ed endocrinologiche. Chi non può permettersi di effettuare esami privati rinuncia alle cure mediche, sperando in un difficile scorrimento nelle liste di attesa.

Leggi anche: Giornata mondiale della salute, Oms: “Bisogna liberare il mondo dalla dipendenza di combustibili fossili”

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