Viaggiare con il proprio animale domestico non è più un’eccezione, ma una vera e propria tendenza. Dai voli con sedili dedicati agli hotel pet friendly, sempre più viaggiatori chiedono vacanze su misura anche per cani e gatti.
Un fenomeno in crescita, analizzato da eDreams attraverso un sondaggio che svela differenze culturali, generazionali e di genere. E i Paesi del Mediterraneo si rivelano i più accoglienti per chi parte… con la coda.
Un viaggio a misura di zampa
Lontani i tempi in cui viaggiare con un animale era complicato o poco pratico. Oggi sempre più persone scelgono di portare con sé il proprio compagno peloso anche in vacanza, cercando soluzioni su misura.
Un recente sondaggio condotto da eDreams – agenzia di viaggi online tra le più grandi d’Europa – su oltre 9.000 intervistati in sette Paesi (tra cui Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti), mostra chiaramente l’evoluzione di questo trend.
Tra i viaggiatori italiani, ben il 51% indica il mezzo di trasporto come fattore determinante nella scelta della meta, seguito dal comfort delle strutture ricettive (39%) e dalla distanza da percorrere (37%). L’obiettivo? Garantire una vacanza rilassante e accessibile anche agli amici a quattro zampe.
L’Italia dice sì al pet friendly
Gli italiani si mostrano tra i più aperti d’Europa all’accoglienza degli animali in vacanza. Secondo il sondaggio, il 71% dei nostri connazionali si sente a proprio agio in strutture pet friendly, mentre solo l’8% si dichiara contrario.
Ma se a terra la situazione è abbastanza lineare, è in volo che emergono le vere divisioni: il 35% degli italiani sarebbe disposto a volare con il proprio animale, mentre il 30% lo eviterebbe. Tra chi dice sì all’alta quota con Fido, il 77% vorrebbe il proprio animale in cabina: il 42% sogna una sezione separata per gli animali, il 39% preferirebbe un sedile accanto al proprio.
E c’è persino chi immagina voli dedicati esclusivamente ai pet lover (9%). Tuttavia, restano le preoccupazioni: odori, rumori, allergie e sicurezza sono i principali timori segnalati dal 42% dei viaggiatori, seguiti dai costi (27%) e dalle possibili complicazioni logistiche (25%).
Le diverse opinioni per età e genere
Il quadro si fa più variegato se si osservano le differenze generazionali e di genere. I giovani della Gen Z (74%) e le donne (74%) sono nettamente più a loro agio con l’idea di strutture e viaggi pet friendly. Al contrario, uomini (solo il 5%) e over 65 (10%) mostrano maggiore riluttanza.
Le preferenze si differenziano anche sul tipo di trasporto e alloggio: le donne danno più importanza al comfort delle strutture (41%) e alle distanze ridotte (38%), mentre gli uomini (17%) apprezzano soprattutto la possibilità di avere spazi all’aperto per il proprio animale.
Mediterraneo a misura di cucciolo

A livello europeo, i Paesi mediterranei guidano la classifica dell’accoglienza pet friendly. In Portogallo (77%), Spagna (74%) e Italia (71%) c’è un’alta accettazione della presenza di animali nelle strutture ricettive. Più fredda l’accoglienza in Regno Unito (22%) e Francia (18%).
Anche in cielo, il trend è simile: il 78% dei portoghesi, il 77% degli italiani e il 75% degli spagnoli accetta gli animali in cabina, mentre solo un terzo dei tedeschi e dei britannici si dice d’accordo.
Interessante notare come anche le priorità cambino: mentre gli italiani pensano prima al trasporto (51%), americani e spagnoli guardano più al comfort delle strutture (rispettivamente 46% e 40%). Per i tedeschi e britannici, invece, a pesare è la distanza da percorrere.
Il futuro del viaggio è anche pet friendly
Il quadro che emerge è chiaro: il turismo pet friendly è più di una moda passeggera, è un’esigenza reale e crescente.
Sempre più viaggiatori non vogliono rinunciare alla compagnia del proprio animale domestico e chiedono servizi su misura: strutture ricettive accoglienti, trasporti comodi, voli pensati per le esigenze dei pet e dei loro padroni. Resta da vedere quanto le aziende accoglieranno questa tendenza.
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