lunedì, 3 Novembre 2025
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Nati per Leggere, la lettura ad alta voce influenza i primi anni di vita dei bambini?

Un progetto nazionale attivo in oltre 2000 comuni che invita a leggere con i bambini fin dalla tenera età. Biblioteche, volontari e famiglie al centro dell’iniziativa.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.
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Leggere ad alta voce a un bambino, fin dai primi mesi di vita, ha effetti positivi sul linguaggio, sull’attenzione e sulla relazione affettiva. Il progetto “Nati per Leggere”, attivo dal 1999 e promosso da pediatri e bibliotecari, rende accessibile questa pratica educativa attraverso una rete nazionale di biblioteche, consultori e presìdi locali.

Tra attività nel Lazio, percorsi di formazione per volontari, titoli vincitori del Premio NpL 2025 e risorse gratuite per genitori ed educatori, prende forma una rete culturale che invita a riscoprire il valore della lettura nella primissima infanzia.

Dal 1999, il progetto “Nati per Leggere” promuove la lettura ad alta voce ai bambini nella fascia 0–6 anni, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e dal Centro per la Salute del Bambino (CSB). Attivo su tutto il territorio nazionale, il programma si fonda su evidenze scientifiche che dimostrano i benefici precoci della lettura condivisa nella relazione adulto-bambino.

Una panoramica sul progetto Nati per Leggere

Nel 2024–2025, la Regione Lazio ha promosso la settima edizione dell’iniziativa “Piccoli lettori, grandi visioni”, finalizzata alla creazione e al potenziamento dei presìdi “Nati per Leggere” nelle biblioteche civiche. A riportarlo è il sito stesso della Regione: il progetto ha coinvolto 12 istituti culturali, proponendo attività di lettura, laboratori intergenerazionali e corsi di formazione rivolti a bibliotecari e cittadini interessati a diventare volontari. L’edizione si è conclusa a maggio 2025 con una tavola rotonda finale presso la Biblioteca Altiero Spinelli di Roma, in cui sono stati presentati i risultati e le buone pratiche emerse dai territori.

Come si legge dal sito Volontariato Lazio, una componente centrale del programma è la formazione dei volontari “Nati per Leggere”, che operano in contesti educativi e sanitari portando la lettura ad alta voce dove spesso manca l’accesso ai libri. A Roma, a febbraio 2025 si è tenuto un corso di formazione presso la Biblioteca Mameli, nel quartiere Pigneto, articolato in due giornate. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il CSV Lazio, centro servizi per il volontariato regionale. Il percorso formativo è gratuito e aperto a genitori, educatori e cittadini interessati a promuovere la lettura nella prima infanzia. Al termine, i volontari sono inseriti nelle reti territoriali già attive.

Il progetto “Nati per Leggere” mette a disposizione un’ampia selezione di materiali gratuiti rivolti a famiglie, operatori del settore e volontari. Questi strumenti sono pensati per favorire l’adozione della lettura condivisa come pratica quotidiana, accessibile e sostenibile. Tra le risorse disponibili sul sito ufficiale:

  • guide per genitori e operatori
  • bibliografie suddivise per età
  • cofanetti di libri per neogenitori distribuiti in collaborazione con i pediatri
  • video, podcast e materiali multilingue, utili per famiglie di diverse provenienze linguistiche

Come riporta Torino Cronaca, a maggio 2025 nell’ambito del Salone del Libro di Torino si è svolta la cerimonia di premiazione della nuova edizione del Premio Nati per Leggere, che ha coinvolto oltre 24.800 bambini di età prescolare in tutta Italia. Il premio è suddiviso in fasce d’età e valorizza autori, illustratori ed editori che si distinguono per la qualità dei testi e delle illustrazioni. I vincitori del 2025 includono:

  • “Buonanotte pancino”, sezione 6–18 mesi (Terre di mezzo, 2024)
  • “Il piccolo fienile rosso”, sezione 18–36 mesi (Minibombo, 2024)
  • “Uri Kaduri”, sezione 3–6 anni (Edizioni Vànvere, 2024)

I benefici educativi e relazionali della lettura

Nati per leggere migliora il linguaggio nei bambini.

L’approccio “Nati per Leggere” si basa sul concetto di lettura di relazione, ovvero la lettura condivisa come momento di contatto affettivo. Pediatrics mostra come l’esposizione precoce alla lettura ad alta voce è associata a miglioramenti concreti nello sviluppo del linguaggio nei bambini: nello studio realizzato in Brasile nel 2018, bambini di famiglie con programmi di lettura hanno mostrato punteggi più alti in vocabolario ricettivo, memoria di lavoro e abilità cognitive generali rispetto a coetanei non coinvolti.

Oltre ai vantaggi cognitivi, la lettura favorisce la relazione adulto-bambino: offre momenti di calma, ascolto reciproco e presenza, fungendo da antidoto contro la deprivazione culturale e isolamento. Lo stesso studio sostiene che la lettura ad alta voce migliora anche la qualità del rapporto genitore-bambino e il contesto domestico della lettura.

Leggi anche: Come far appassionare i bambini alla scrittura? Evocando in loro un’emozione

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Gloria Caruso
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La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

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