I cartoni animati hanno accompagnato generazioni di bambini, diventando parte dei loro momenti di svago e di fantasia. Spesso percepiti solo come intrattenimento, in realtà rappresentano un potente strumento di comunicazione, capace di trasmettere insegnamenti, stimolare la creatività e favorire lo sviluppo emotivo.
Oggi, grazie a una maggiore consapevolezza dei contenuti, i cartoni animati non solo divertono, ma contribuiscono anche a educare, offrendo messaggi positivi che restano impressi nella mente dei bambini. Se scelti con attenzione, possono accompagnare il percorso di crescita.
Inoltre, i cartoni animati parlano un linguaggio universale: colori vivaci, musiche coinvolgenti e personaggi simpatici catturano immediatamente l’attenzione dei bambini. Questa immediatezza li rende strumenti ideali per comunicare concetti anche complessi in modo semplice. L’intrattenimento resta il punto di partenza, ma dietro una risata o un’avventura fantastica si nascondono spesso metafore e valori che aiutano i bambini.
I cartoni animati tra insegnamento e divertimento

Secondo Paolo Nitti, professore di Linguistica cognitiva presso l’Università dell’Insubria, i cartoni animati moderni sono pensati non solo per divertire, ma anche per insegnare. Temi come l’amicizia, la solidarietà, la tolleranza e il rispetto dell’ambiente emergono attraverso le storie. Un bambino impara indirettamente a gestire emozioni, relazioni e situazioni quotidiane. In questo senso, il cartone animato diventa una lezione di vita “camuffata” da gioco.
I protagonisti delle storie animate fungono spesso da modelli di comportamento. Personaggi coraggiosi, generosi o capaci di riconoscere i propri errori trasmettono messaggi che i bambini tendono a interiorizzare. Questo processo è particolarmente significativo perché avviene attraverso l’identificazione: i più piccoli si rivedono nei loro eroi preferiti e li imitano. Un cartone animato che propone modelli positivi può quindi favorire lo sviluppo di valori etici e sociali.
Uno dei punti di forza dei cartoni animati è la capacità di insegnare senza apparire “noiosi”. A differenza delle lezioni scolastiche, i contenuti educativi trasmessi attraverso le immagini animate vengono percepiti come parte del divertimento. Questo tipo di apprendimento informale si rivela estremamente efficace, soprattutto nei primi anni di vita, quando i bambini sono particolarmente ricettivi.
La rivista digitale “Scuola e Didattica” nel numero di aprile 2025 ha chiarito che oltre all’aspetto educativo, i cartoni animati stimolano la fantasia e incoraggiano la creatività. Questa capacità di alimentare l’immaginazione è un ulteriore elemento educativo, perché favorisce lo sviluppo cognitivo e la capacità di problem solving. Un bambino che inventa storie ispirate ai cartoni allena la propria mente a pensare in modo originale.
Il ruolo dei genitori e degli educatori
Matteo Pagliarusco, insegnante ed educatore, nel suo libro “Realizziamo insieme un cartone animato! – Produzioni multimediali e cinematografiche per la scuola dell’infanzia”, mostra che anche gli adulti hanno una responsabilità. Infatti, se è vero che i cartoni animati possono trasmettere valori positivi, è altrettanto importante che genitori ed educatori guidino i bambini nella loro fruizione. Non tutti i contenuti sono adatti a ogni età e il supporto degli adulti aiuta i più piccoli a interpretare correttamente i messaggi.
Guardare insieme un cartone animato e parlarne diventa un’occasione di dialogo e di crescita condivisa e permette di stimolare la capacità critica dei bambini. Il cartone animato si trasforma così da semplice passatempo a strumento educativo consapevole. Questo momento condiviso non solo arricchisce l’esperienza del bambino, ma favorisce un ambiente di apprendimento stimolante e positivo.
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