Esistono delle pratiche educative che fanno sì che bambini e bambine sviluppino delle competenze sociali solide? A dare una risposta è la psicologa infantile Reem Raouda, in un contributo pubblicato sul sito della CNBC.
La professionista ha individuato, dunque, una serie di accorgimenti da prendere per agevolare i più piccoli a essere sicuri di sé e, soprattutto, empatici. Il suo studio è stato basato su un’osservazione diretta, di oltre 200 bambini nel corso degli anni della propria carriera.
Secondo Raouda, i cambiamenti possono avvenire partendo da piccoli gesti quotidiani. Lasciando ai propri figli il compito di gestire autonomamente i litigi con i coetanei oppure valorizzando i loro sentimenti, questi sono degli esempi di dinamiche che possono essere adottate nel rapporto tra genitori e bambini.
Come rendere i bambini sicuri di sé?
La psicologa infantile Reem Raouda, esperta di genitorialità, ha pubblicato sul sito della CNBC un proprio contributo, frutto di osservazioni di anni sui bambini. Il focus dello studio è capire il modo in cui rendere i più piccoli empatici e sicuri di sé, sviluppando solide competenze sociali.
Ecco, quindi, che la professionista ha stilato una lista di 9 abitudini che i genitori devono adottare, per far sì che i bambini acquistino una maggiore consapevolezza di sé. Non si tratta dell’insistere che i figli dicano “grazie” o “per favore”, ma di azioni più concrete.
A spiegarlo meglio è stata la stessa Raouda, che ha commentato le proprie osservazioni così: “Le buone competenze sociali nascono dalla connessione e dalla sicurezza emotiva e praticarle presto significa crescere persone empatiche, pronte per le relazioni della vita reale“. Di seguito le 9 abitudini.
1. Parlare di emozioni a voce alta

Innanzitutto, secondo Raouda, è importante che i bambini imparino il linguaggio delle emozioni. Per far sì che ciò avvenga, è necessario che i genitori diano l’esempio, esprimendo a voce alta i propri stati d’animo.
In questo modo, infatti, i bambini riflettono tali comportamenti, divenendo meno inclini a reagire con rabbia davanti alle difficoltà. Diventano più capaci, inoltre, di riconoscere le emozioni anche nelle altre persone.
2. Avere modelli empatici
La seconda abitudine riconosciuta da Reem Raouda riguarda l’empatia che i genitori devono dimostrare verso le persone che li circondano. I bambini, infatti, fanno propria la gentilezza con cui gli adulti più vicini a loro trattano gli altri.
A tal proposito, la psicologa dice: “I gesti di gentilezza si riflettono nei comportamenti dei bambini“. Bisogna sempre tenere presente, quindi, che i genitori sono l’esempio più potente che i bambini hanno.
3. Valorizzare i sentimenti
Altro elemento importante è la valorizzazione dei sentimenti dei bambini. Non bisogna minimizzare, cioè, ciò che loro provano, attraverso frasi come “non è nulla“. Il punto è non far sentire loro ignorati ma accolti e ascoltati. In tal modo, si rafforza l’autostima nel bambino, oltre che il rapporto di fiducia con i propri genitori.
4. Più autonomia e fiducia
Un aspetto che rafforza la sicurezza nei bambini è lasciare che loro facciano le cose da soli, seppure sbagliando. Proprio rispetto a questo ultimo punto, i genitori devono incoraggiare i figli. Questo il pensiero di Raouda: “Quando diciamo ‘mi piace come hai continuato a provare’, i figli si sentono capaci e connessi, senza bisogno di essere perfetti“.
5. Gestire i contrasti
Durante i litigi, è bene che i bambini gestiscano da soli la situazione, senza che intervengano gli adulti. In tal modo, vengono sviluppate la resilienza e la capacità negoziali. Come sostiene la specialista: “Le migliori lezioni avvengono quando i genitori si fanno da parte“.
6. Sbagliare per imparare
I bambini devono comprendere che gli errori non sono fallimenti, ma solo intoppi nella propria vita, a cui si può rimediare. Di conseguenza, i più piccoli devono imparare a prendersi le responsabilità delle azioni compiute, senza però essere umiliati.
Gli adulti, quindi, non devono punire i bambini in modo eccessivo, ma correggerli, facendo comprendere loro il modo in cui riparare allo sbaglio. Così, i bambini potranno affrontare serenamente gli errori.
7. Riparare dopo i conflitti
Reem Raouda sostiene che i genitori devono insegnare ai propri figli a riconoscere le proprie responsabilità all’interno dei conflitti e a trovare delle soluzioni. In questo modo, i più piccoli imparano a chiedere scusa e a non pensare sempre di avere ragione. Così riusciranno ad avere rapporti equilibrati in età adulta.
8. Essere ascoltati
Un aspetto su cui i bambini si soffermano riguarda il modo in cui vengono accolti dagli adulti. Per tale motivo, è importante che i genitori imparino ad ascoltare i propri figli, lasciando spazio ai loro discorsi.
9. Riconoscere i segnali sociali
Siccome le relazioni si basano anche su aspetti comunicativi paraverbali, come il tono della voce o l’espressione del volto, è bene che i genitori aiutino i propri figli a cogliere tali elementi.
Gli adulti, quindi, hanno il compito di spiegare il significato di questi segnali sociali, riscontrabili negli altri. Raouda le definisce “micro-lezioni“, fondamentali però per rendere i bambini empatici e socialmente consapevoli.
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