mercoledì, 8 Ottobre 2025
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Attività pomeridiane dopo la scuola: quali stimolano la fantasia dei bambini?

Adesso che la scuola è iniziata, è bene che i bambini svolgano delle attività nel pomeriggio che possano unire svago, riposo e crescita personale.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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È da poco iniziata la scuola e con essa anche la routine fatta di sveglie la mattina presto e compiti. Per vivere al meglio questo periodo, che potrebbe essere stressante per i bambini, è bene che i più piccoli abbiano degli svaghi.

Secondo il rapporto del Child Development Institute, riportato su Fanpage.it, il tempo libero dei bimbi, dopo le lezioni, deve articolarsi tra relax e attività che possano garantire una crescita personale.

Nello specifico, al primo posto ci sono lo sport, che aiuta nel creare legami con gli altri, e tutto ciò che riguarda la creatività, che stimola la fantasia. L’obiettivo, quindi, è riuscire a coniugare lo studio, il riposo e le attività extrascolastiche in maniera equilibrata e funzionale, ascoltando le preferenze dei bimbi.

Cosa fare dopo la scuola?

Secondo gli esperti di pedagogia del Child Development Institute il tempo libero dei bambini dopo la scuola non deve essere “sprecato”. Ciò non vuol dire imporre ai propri figli di svolgere attività controvoglia, ma gestire al meglio i pomeriggi. È accettata, quindi, anche la noia.

L’importante è far sì che i più piccoli siano sempre stimolati, coltivando interessi personali oppure dando loro la possibilità di scoprire nuove passioni, sempre senza che i genitori si impongano in maniera autoritaria.

Secondo gli esperti di pedagogia, quindi, è utile alternare nel tempo libero attività più complesse, come lo sport, il volontariato o corsi vari, ad altri spazi liberi, durante i quali potersi riposare o divertire senza troppo impegno.

Leggi anche: La scuola è finita? 5 attività per far divertire i bambini a casa

L’importanza di sport e attività artistiche

Secondo il Child Development Institute, le attività più interessanti per i bambini sono quelle artistiche e sportive. Rispetto allo sport, sono preferibili quelli di squadra, come calcio, basket o pallavolo, perché favoriscono la socializzazione e lo spirito di collaborazione.

D’altra parte, le attività individuali, come nuoto o ginnastica, aiutano per l’autodisciplina e la concentrazione. Per quanto riguarda l’aspetto artistico, il teatro, la musica, il canto, il ballo o il disegno stimolano la fantasia e danno la possibilità ai bambini di esprimere la propria personalità al meglio.

Tali impegni devono essere scelti seguendo sempre gli interessi e le attitudini dei propri figli, perché per quanto un’attività possa sembrare più importante di un’altra, non avrà mai esiti positivi se chi la svolge non è coinvolto al massimo.

Inoltre, è sempre da porre attenzione a non sovraccaricare i pomeriggi con troppe attività, siccome si potrebbe correre il rischio che il bimbo viva il tempo libero come un prolungamento della scuola.

Leggi anche: Lo sport non va mai in vacanza: dal nuoto alla bici, le migliori attività per i bambini in estate

I benefici delle attività dopo la scuola

Quali sono però i vantaggi del praticare queste attività, oltre allo svagarsi dopo la scuola? Secondo i pedagogisti del Child Development Institute, praticare uno sport favorisce lo sviluppo motorio e aiuta a scaricare tutta l’energia accumulata la mattina a scuola.

Le attività artistiche, invece, migliorano la concentrazione, la memoria e la sensibilità emotiva. Entrambi i settori, poi, sia quello sportivo che quello artistico, aumentano la resilienza, l’autostima e la capacità di affrontare le sfide, come organizzare il proprio tempo.

Ovviamente, lo svolgere azioni insieme ad altri individui può fare in modo che si creino nuove amicizie, si imparino a rispettare le regole di gruppo e ci si confronti con persone che svolgono diversi ruoli. In questo contesto, i genitori devono essere marginali, orientando i propri figli verso specifiche attività che si considerano più utili, ma ascoltando sempre i bambini.

Non bisogna, quindi, far affievolire l’entusiasmo dei figli imponendo il proprio punto di vista, ma piuttosto proporre opzioni e osservare le loro reazioni. La chiave, sempre, è non trasformare i momenti di svago del pomeriggio in obblighi, ma lasciare i bambini liberi di sperimentare, cambiare idea e provare nuovi hobby. Il tutto accompagnando sempre i figli nella scoperta di sé e delle proprie passioni.

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Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

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