giovedì, 21 Agosto 2025
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Chi è Riccardo Bellini, ad di Valentino: “Una nuova era per la maison romana”

Dal 1° settembre Bellini, con una carriera internazionale nel lusso, guiderà la storica griffe affiancando Alessandro Michele. Una sfida che intreccia tradizione, creatività e futuro.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.
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La maison Valentino, simbolo dell’eleganza italiana nel mondo, si prepara a voltare pagina.

Dopo le dimissioni di Jacopo Venturini, alla guida dal 2020, il ruolo di amministratore delegato passa a Riccardo Bellini, attuale managing director di Mayhoola, il fondo qatarino che controlla il brand.

Dal prossimo 1° settembre sarà lui a sedersi sulla poltrona più alta dell’azienda, raccogliendo una sfida cruciale in un momento delicato per l’intero settore del lusso.

Chi è Riccardo Bellini

Classe 1970 circa, laureato alla Bocconi di Milano e perfezionatosi alla Iese Business School di Barcellona, Riccardo Bellini ha costruito in oltre trent’anni un profilo di manager internazionale tra i più stimati del fashion system.

La sua carriera è costellata di esperienze ai vertici di maison prestigiose: è stato CEO di Chloé, dove ha guidato la crescita del marchio con una forte impronta sostenibile e inclusiva, e di Maison Margiela, dove ha accompagnato la visione artistica di John Galliano con una solida strategia manageriale.

Nel 2020 è approdato a Mayhoola, il fondo che controlla brand come Valentino, Balmain e Pal Zileri. Da qui il passo verso la guida della maison romana: un ritorno “a casa”, come lui stesso ha definito la nomina, visto il legame speciale che da sempre lo unisce alla moda italiana.

Una sfida tra crisi e opportunità

Il nuovo incarico arriva in un momento complesso: il mercato del lusso sta attraversando una fase di rallentamento e Valentino non fa eccezione. Il 2024 si è chiuso con ricavi in calo del 2% (1,31 miliardi di euro) e un Ebitda sceso del 22% a 246 milioni. Numeri che testimoniano la necessità di una nuova rotta.

Bellini dovrà affrontare anche un tema cruciale: la convivenza strategica tra Mayhoola e Kering, il colosso francese che ha già acquisito il 30% della maison e che ha l’opzione di rilevare il resto entro il 2028. Le voci su una possibile cessione hanno alimentato incertezze, poi smentite dal fondo qatarino.

La scelta di Bellini, figura di fiducia e di lungo corso nel settore, appare come un messaggio chiaro: Valentino non vuole fermarsi, ma accelerare.

L’asse con Alessandro Michele

Accanto a Bellini ci sarà Alessandro Michele, il direttore creativo arrivato lo scorso marzo dopo l’uscita di Pierpaolo Piccioli.

Una coppia che promette scintille: da un lato la visione creativa di Michele, amatissimo per aver rivoluzionato Gucci tra il 2015 e il 2022; dall’altro la capacità manageriale di Bellini, che ha già dimostrato di saper trasformare le intuizioni degli stilisti in progetti concreti e profittevoli.

Rachid Mohamed Rachid, presidente di Valentino, ha dichiarato:

Conosco la sua vasta esperienza nel lusso, il suo acume strategico e la sua comprovata leadership che, insieme alla potente visione creativa di Alessandro Michele, guideranno la maison nel futuro e ne amplificheranno l’identità unica.

Le prime parole del nuovo ad

Con Bellini una nuova era per Valentino.

Poche ore dopo la nomina, Bellini ha condiviso un messaggio che racchiude il senso della sua missione:

Sono onorato di entrare a far parte di Valentino, una maison iconica che fonde una straordinaria tradizione artigianale con una voce creativa unica.

Non vedo l’ora di lavorare con Alessandro Michele e con i team di Valentino per celebrare i valori senza tempo della maison e scrivere il suo prossimo capitolo.

Parole che riflettono non solo la responsabilità di un ruolo apicale, ma anche l’entusiasmo di chi vede nella moda un linguaggio culturale e umano, prima ancora che economico.

Un futuro da scrivere

La storia di Valentino, nata nel 1960 grazie al genio di Valentino Garavani, è una delle più iconiche della moda italiana. Dal rosso che porta il suo nome alle passerelle internazionali, la maison ha saputo raccontare per oltre sessant’anni un’eleganza senza tempo. Oggi quella tradizione incontra le sfide del mercato globale, del digitale, della sostenibilità.

Con Riccardo Bellini al timone e Alessandro Michele alla guida creativa, la maison sembra pronta a riaffermare la propria identità, senza dimenticare il dialogo con le nuove generazioni. Sarà questo il cuore della nuova sfida: unire passato e futuro, lusso e innovazione, heritage e cambiamento.

L’inizio di una nuova era

La nomina di Riccardo Bellini segna l’avvio di una nuova fase per Valentino. Non si tratta solo di un cambio di poltrone, ma di un passaggio che intreccia visione creativa e strategia manageriale, tradizione e modernità.

In un momento in cui il settore del lusso cerca nuove strade, la maison romana sceglie la fiducia e l’esperienza di un manager capace di trasformare le sfide in opportunità.

Se il futuro del brand è ancora tutto da scrivere, una cosa è certa: Valentino continuerà a far battere il cuore della moda italiana nel mondo.

Leggi anche: Chi è Alessandro Michele, il nuovo direttore creativo di Valentino?

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Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

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