In un’epoca in cui ogni visita culturale rischia di trasformarsi in una diretta social, nasce un’iniziativa destinata a far discutere ma anche a educare: il “Galateo dei Musei”, un insieme di regole di comportamento pensato per aiutare i visitatori a godere dell’arte senza danneggiarla.
La proposta nasce da un crescente allarme nel mondo della cultura: scatti improvvisati, selfie con flash, toni di voce troppo alti, tocchi non autorizzati alle opere e coinvolgimento eccessivo (specie nei bambini, non sempre sorvegliati).
Tutti comportamenti che, pur senza intenzioni malevole, possono causare danni a opere fragili e disturbare l’esperienza di altri visitatori.
Ecco perché, con la collaborazione di esperti di beni culturali, educatori e storici dell’arte, Libreriamo (sito dedicato alla cultura) ha stilato una sorta di vademecum del visitatore consapevole. Un piccolo manifesto di buone maniere che unisce bon ton e tutela del patrimonio, pensato in modo semplice, comprensibile e adatto a ogni fascia d’età.
I “maleducati dell’arte”

Sebbene le statistiche sugli incidenti nei musei in Italia sono generalmente focalizzate su furti d’arte e, in misura minore, su incidenti che coinvolgono i visitatori, gli ultimi fatti di cronaca ci dicono che sono in netto aumento gli episodi di danni alle opere dovute all’incuria dei visitatori.
Nelle scorse settimane un turista in visita al Palazzo Maffei di Verona ha danneggiato un’opera d’arte, la sedia Van Gogh realizzata dall’artista Nicola Bolla, cercando di sedervisi sopra.
Evento simile agli Uffizi di Firenze, dove un altro visitatore è scivolato mentre si scattava un selfie davanti a un quadro, danneggiandolo. Questi sono due esempi emblematici del fatto che in molte occasioni i turisti non si approcciano ai musei con il livello di attenzione adeguato.
Ma quello dei “maleducati dell’arte” è un trend non solo italiano: negli ultimi anni diversi musei internazionali hanno subito incidenti che hanno causato danni ad opere d’arte o problemi strutturali, dal Museo Boijmans Van Beuningen a Rotterdam alla National Gallery of Ireland.
Il progetto di Libreriamo
Libreriamo, il media digitale dedicato ai consumatori di cultura, ha perciò raccolto le opinioni e il contributo dei principali direttori dei musei italiani per chiedere loro cosa sia necessario fare per prevenire la ripetizione di questi episodi, soprattutto nel periodo estivo in cui si prevede un maggior accesso di turisti nei luoghi di cultura.
I musei italiani, infatti, hanno registrato numeri record la scorsa estate, con oltre 60 milioni di visitatori secondo il Ministero della Cultura e un aumento degli incassi significativo, e le previsioni indicano per l’estate 2025 un’ulteriore forte affluenza, con un trend in crescita rispetto agli anni precedenti. Come ha affermato Saro Trovato, sociologo e fondatore di Libreriamo:
I musei sono posti pubblici che devono ospitare più persone possibili, proprio come avviene nei centri commerciali.
Ma occorre, come avviene in tutti i luoghi aperti al pubblico, avere rispetto per l’ambiente che li sta ospitando e per le altre persone che stanno visitando una mostra o un museo e vogliono vivere un’esperienza unica.
Il vademecum del visitatore consapevole
Ecco dunque le 11 regole, semplici ma rigorose, per non trasformare la visita ai luoghi di cultura in un’esperienza fantozziana:
- mantenere una distanza di sicurezza dalle opere
- non toccare mai quadri, statue o installazioni
- non usare il flash durante le foto
- parlare a bassa voce per rispettare gli altri visitatori
- non usare telefoni col vivavoce all’interno delle sale
- seguire i percorsi indicati e non oltrepassare le barriere protettive
- sorvegliare i bambini e spiegare loro il valore del luogo
- evitare cibo e bevande all’interno degli spazi espositivi
- non correre né sedersi a terra, salvo aree dedicate
- chiedere prima di fotografare o filmare, specie in mostre temporanee
- lasciare spazio agli altri e non monopolizzare le opere per selfie o video
Si tratta di un piccolo manifesto di buone maniere che unisce bon ton e tutela del patrimonio, pensato in modo semplice, comprensibile e adatto a ogni fascia d’età.
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