giovedì, 18 Settembre 2025
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Chi è Francesca Bellettini, la nuova presidente e CEO di Gucci

La manager italiana più potente della moda, Francesca Bellettini, alla guida di Gucci: una sfida cruciale sotto la regia del nuovo CEO di Kering, Luca de Meo.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.
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Una nuova era si apre per Gucci e per tutto il gruppo Kering. Francesca Bellettini, manager italiana di fama internazionale, è stata nominata presidente e amministratrice delegata della maison fiorentina.

Una scelta che porta con sé un segnale forte: il colosso del lusso guidato da Luca de Meo scommette su una governance più snella e su leader con esperienza consolidata.

L’obiettivo è chiaro: riportare Gucci al centro della scena mondiale, in un momento in cui il marchio ha bisogno di una scossa creativa e commerciale.

Una nomina che segna un cambio di passo

La designazione di Bellettini non è solo una nomina prestigiosa, ma un vero atto di ristrutturazione.

Con il suo arrivo al vertice, Kering elimina la figura dei vice-CEO, affidando a un assetto più diretto e trasparente la responsabilità delle maison. Bellettini, che fino a ieri ricopriva proprio il ruolo di vice-CEO con delega allo sviluppo dei marchi, assume così la piena guida di Gucci.

Parallelamente, Jean-Marc Duplaix rimane Chief Operating Officer del gruppo, affiancando Luca de Meo soprattutto negli aspetti finanziari e organizzativi.

Una ridistribuzione che punta a velocizzare i processi decisionali e a rafforzare la responsabilità diretta dei singoli brand.

Gucci tra sfide e opportunità

Il momento non è dei più semplici. Gucci, pur restando il marchio più rilevante del portafoglio Kering, ha registrato un calo a doppia cifra nelle vendite nel 2025.

Una frenata che riflette le difficoltà del mercato del lusso, rallentato soprattutto in Asia, ma anche la necessità di dare nuova linfa a un marchio che da sempre fa della creatività la sua bandiera.

La sfida di Bellettini sarà quella di riportare la maison a una crescita sostenuta, lavorando in stretta sinergia con il direttore creativo Demna, il cui debutto ufficiale alla guida delle collezioni Gucci è atteso a breve alla Milano Fashion Week.

Il binomio tra strategia manageriale e visione artistica diventa dunque cruciale per restituire al brand quell’energia innovativa che lo ha reso un’icona globale.

Luca de Meo e la sua prima svolta in Kering

L’arrivo di Bellettini ai vertici di Gucci rappresenta anche il primo, importante segnale della leadership di Luca de Meo, insediatosi da poco alla guida del gruppo.

Il manager italiano, con un passato nell’automotive, ha scelto di imprimere subito una direzione chiara: semplificazione, responsabilità dirette e fiducia a chi ha già dimostrato di saper trasformare i brand del gruppo in storie di successo.

Gli investitori e gli osservatori internazionali guardano con attenzione a questa scelta: dal rilancio di Gucci dipende gran parte della competitività futura di Kering. In gioco non c’è solo la performance di una maison, ma l’intero equilibrio del colosso francese del lusso.

Il percorso straordinario di Francesca Bellettini

Il percorso di Francesca Bellettini è stato straordinario.

Dietro la nomina c’è una carriera costruita con determinazione e visione.

Francesca Bellettini entra in Kering nel 2003 come Strategic Planning Director e Associate Worldwide Merchandising Director di Gucci.

Dopo un passaggio in Bottega Veneta, dove nel 2010 assume la responsabilità globale di merchandising e comunicazioni, approda nel 2013 alla guida di Saint Laurent.

È lì che compie la sua impresa più grande: trasformare la maison in uno dei casi di crescita più clamorosi dell’intero gruppo, portandola a superare traguardi di fatturato e notorietà che pochi avrebbero immaginato.

Prima di entrare nel mondo Kering, aveva maturato esperienze nella finanza a Londra, in Prada e come operations manager di Helmut Lang.

Il suo percorso parla chiaro: un mix di rigore strategico, sensibilità creativa e capacità di valorizzare il potenziale dei marchi.

Un’italiana simbolo del lusso globale

La nomina di Bellettini ha anche un forte valore simbolico. Un’italiana al vertice di Gucci – marchio nato a Firenze nel 1921 – segna un ritorno alle origini, ma con uno sguardo proiettato al futuro.

È il riconoscimento della centralità dell’Italia non solo come culla della moda, ma come fucina di talenti capaci di guidare colossi internazionali.

Il suo approccio inclusivo e il track record dimostrano che la leadership femminile può essere motore di cambiamento e innovazione in un settore ancora percepito come tradizionalmente maschile ai vertici.

Un nuovo capitolo per Gucci e Kering

L’investitura di Francesca Bellettini apre una pagina nuova per Gucci e per l’intero gruppo Kering. Tra sfide di mercato e attese creative, la manager italiana porta con sé esperienza, credibilità e la capacità di trasformare i brand in storie di successo globale.

Se il suo percorso in Saint Laurent è stato un esempio di crescita vertiginosa, ora la sfida è ancor più grande: riportare Gucci al centro dell’immaginario mondiale, con uno stile capace di parlare al presente senza tradire l’eredità del passato.

Per Kering, la sua nomina non è solo un cambio di poltrona, ma il simbolo di una nuova filosofia gestionale: più snella, più chiara e orientata al futuro.

Leggi anche: Chi è Michele Morselli, manager a cui Armani ha lasciato 60 milioni in eredità

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Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

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