Oblio oncologico, è ora legge: “Un traguardo che cancella per sempre lo stigma della malattia”

Diritto all'oblio oncologico, il Senato approva la legge: "Questo passo rappresenta una attesa conquista di civiltà per tutti gli ex pazienti oncologici del nostro paese, di tutte le età, e per le loro famiglie".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Il Senato ha dato il via libera al disegno di legge sull’oblio oncologico ed è stato approvato con 139 voti favorevoli. Dopo tanti mesi di attesa, gli ex pazienti che hanno combattuto e vinto contro una patologia oncologica vedono ora i loro diritti tutelati.

La legge prevede disposizioni in materia di assicurazioni, richieste di mutui e prestiti bancari, adozioni e concorsi: gli ex pazienti non dovranno più dare informazioni riguardo al loro stato di salute e, in particolare, a malattie pregresse con cicli di chemio e trattamenti ormai conclusi, a 10 anni dalla richiesta.

Oblio oncologico, la premier Meloni: “La legge cancella ingiuste discriminazioni”

Il nuovo provvedimento, aspettato da moltissimo tempo, favorisce un rapido inserimento degli ex pazienti sia nel mondo lavorativo sia nella società. Infatti, con la legge appena approvata si potrà partecipare ai concorsi senza aver timore di essere esclusi a causa della propria malattia e si può richiedere qualsiasi tipo di mutuo. A proposito del diritto all’oblio oncologico, la premier Giorgia Meloni ha accolto molto favorevolmente questo nuovo traguardo:

Accolgo con grande gioia l’approvazione all’unanimità della proposta di legge parlamentare.

Si tratta di una norma di civiltà e il Governo l’ha convintamente sostenuta.

La legge cancellerà quelle umilianti e ingiuste discriminazioni che pesavano sulle persone guarite da patologie oncologiche.

Ringrazio tutte le forze politiche che hanno consentito di raggiungere oggi questo obiettivo.

Paolo Viti, presidente di FIAGOP: “Un atto dovuto che cancella lo stigma della malattia”

Solo in Italia sono circa un milione le persone guarite da patologie oncologiche e milioni sono coloro che attualmente stanno combattendo contro la malattia, specialmente giovanissimi. Il testo di legge, che era già stato approvato alla Camera lo scorso agosto, è stato voluto fortemente da AIEOP (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica) e FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica).

Le due Onlus, infatti, avevano presentato varie proposte volte alla tutela dei pazienti ed ex pazienti oncologici pediatrici. E questa nuova conquista viene così definita da Paolo Viti, presidente dell’associazione FIAGOP:

La legge sull’oblio oncologico? Si tratta di un ‘atto dovuto’ che, seppur tardivamente, spazza via lo stigma della malattia imposto da una burocrazia obsoleta.

Finalmente tutti gli ex pazienti oncologici e anche quelli che sono guariti da tumore pediatrico hanno ora il diritto di vivere e di progettare la propria vita.

E con le stesse opportunità normative garantite dallo Stato a tutti gli altri cittadini italiani.

“La legge sull’oblio oncologico rappresenta una conquista di civiltà per tutti”

Secondo Paolo Viti si tratta di un passo rivoluzionario, e non solo per chi ha sconfitto la malattia: “La legge sul diritto all’oblio oncologico, infatti, rappresenta una attesa conquista di civiltà per tutti gli ex pazienti oncologici del nostro Paese, di tutte le età, ma anche per tutte le loro famiglie”. Continua:

Il disegno di legge approvato sia dalla Camera sia dal Senato li solleverà dall’obbligo di fornire informazioni e subìre indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica per poter ottenere mutui, stipulare assicurazioni sulla vita, partecipare a pratiche concorsuali e anche adottare dei figli.

Il presidente di FIAGOP, prosegue, affermando che questo “è sempre stato un obbligo che, fino ad oggi, ha limitato fortemente o impedito la possibilità di ottenere quanto richiesto. Ma questa legge riconosce ora le specificità dei pazienti ed ex pazienti oncoematologici pediatrici”. Un traguardo che è stato applaudito da tutti i senatori in aula, con grandi applausi.

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