Stefani Germanotta, in arte Lady Gaga, è tornata a parlare dello stupro subito da giovanissima e lo ha fatto durante la nuova docu-serie Apple Tv+ del principe Harry e Oprah Winfrey, intitolata “The Me You Can’t See”, sul tema della salute mentale.
Dal racconto della popstar emerge quanto questo episodio abbia segnato la sua vita, e come continui a farlo fino ad oggi, come se si trattasse di una parte di lei addormentata che ogni tanto si risveglia e fa male.
Lady Gaga: “Il trauma resta lì sotto e basta poco per innescarlo”
La prima volta in cui Lady Gaga ha raccontato di essere stata violentata è stato sette anni fa dopo la sua esibizione particolarmente cruda al festival South By Southwest di Austin con la canzone “Swine”.
Adesso parlando con Oprah Winfrey, nel corso della prima puntata della docu-serie “The Me You Can’t See”, ha aggiunto nuovi particolari riguardo la sua drammatica esperienza. Lady Gaga ha fatto riferimento alla persona da cui avrebbe subito violenza, un produttore musicale, senza però fare il suo nome, e raccontato le conseguenze psicologiche che gli ha procurato, oltre ad aggiungere il fatto di essere rimasta anche incinta. Ecco cosa ha detto:
Stavo cercando di sfondare nel settore e lui mi chiese di togliermi i vestiti. Io risposi di no e me ne andai, ma lui replicò dicendo che avrebbe bruciato tutta la mia musica, e non si fermò, continuò a chiedermelo, e poi mi ritrovai come paralizzata…
Prima ho sentito un dolore fortissimo, poi sono diventata insensibile: sono stata male per parecchie settimane.
In seguito ho capito che era lo stesso dolore provato quando la persona che ha abusato di me, mi ha lasciato fuori da casa dei miei genitori, in un angolo, perché ero incinta e vomitavo. Ho avuto un crollo psicotico, ero paranoica. Mi hanno fatto tante risonanze, senza mai trovare nulla. Il corpo però ricorda tutto.
Lady Gaga nel corso dell’intervista ha raccontato di aver provato a farsi del male come risposta al dolore che provava. Poi rivolgendosi a chi ha avuto esperienze simili alle sue, invita a non farlo:
Vi assicuro che non aiuta, anzi fa stare peggio. Non fa bene tagliarsi o buttarsi contro un muro: nel mostrare agli altri il proprio malessere, non c’è alcuna forma di guarigione.
Ero nel mezzo di un breakdown quando ho vinto l’Oscar, sto migliorando lentamente. Il problema è che, nonostante passi periodi di brillantezza, il trauma resta lì sotto e basta poco per innescarlo e farmi stare male. E per stare male intendo istinti autolesionistici e pensieri suicidi.
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Anche altre pop star hanno subito violenza, oltre Lady Gaga
Oltre a Lady Gaga, ci sono anche altre pop star che hanno raccontato di essere state violentate, come le cantanti Duffy e Demi Lovato.
Aimee Anne in arte Duffy, divenuta famosa con la canzone Mercy e fuori dalle scene dal 2011, ha confessato di essere stata segregata, stuprata e drogata per giorni. Ecco cosa ha scritto, dopo anni di assenza, nel suo primo post su Instagram:
Molti di voi si staranno chiedendo cosa mi è successo, dove sono andata e perché sono scomparsa. Ma posso dirvi che in questa ultima decade, ci sono stati mille e mille giorni in cui ho provato a sentire di nuovo il sole dentro il mio cuore e finalmente ora questo sole è tornato a splendere.
Vi sarete chiesi perché non ho scelto di usare la mia voce per esprimere questo dolore? Non volevo mostrare a tutto il mondo la tristezza nei miei occhi. Mi sono chiesta, come posso cantare dal mio cuore se questo è spezzato? Ma con il tempo si è riparato.
Anche la nota cantante Demi Lovato, nella docu-serie Youtube sulla sua vita, Dancing Whith The Devil, uscita lo scorso 23 marzo, ha raccontato di essere stata violentata a 15 anni, ma di non aver voluto rendere pubblica la cosa o fare il nome della persona perché costretta a rimanere “a suo stretto contatto sul set”.
Demi infatti da giovanissima ha iniziato a cantare e recitare per serie e film prodotti dalla Disney, divenendo l’idolo dei teenagers.
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