Kaspersky, quanto è sicuro l’antivirus russo utilizzato in Italia dalla Pubblica Amministrazione

Kaspersky è un antivirus russo utilizzato in Italia dalla Pubblica Amministrazione. Gli esperti ritengono possa essere pericoloso e ne invitano la dismissione.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Sono diversi i software della Pubblica Amministrazione in Italia che si affidano alla russa Kaspersky. Comuni, Guardia di Finanza, Viminale e Ferrari si servono dell’antivirus dell’azienda russa accusata dagli Usa di lavorare con il Cremlino.

A propria difesa, ecco cosa ha scritto Kaspersky a Formiche.net:

La Commissione Ue ha dichiarato di non avere prove di potenziali problemi del software.

Kaspersky può diventare uno strumento politico per Putin?

Kaspersky_

Kaspersky è stata fondata nel 1997 da Eugene Kaspersky. L’azienda vanta nel 2020 un fatturato di 704 milioni, 3619 dipendenti e in Italia ha una presenza consolidata da anni, sia nel settore pubblico che nel privato. La holding registrata nel Regno Unito ma con sede a Mosca, grazie al celebre antivirus, è riuscita ad ottenere diversi contratti nel nostro Paese.

Ora la domanda che ci si pone, dopo l’invasione russa in Ucraina, è quanto il colosso russo della sicurezza informatica possa divenire uno strumento politico per Putin. Da Mosca le aziende occidentali stanno pian piano andando via e in Europa si stanno allentando i legami con le principali aziende russe.

Kaspersky potrebbe essere una sorta di cavallo di troia di Putin, secondo il presidente del Copasir, Adolfo Urso, e come riportato da Il Mattino. Solo per il fatto che possa esserci tale rischio anche l’Italia sta pensando di dismettere questi sistemi antivirus. Diversi esperti stanno cercando di mettere in guardia al riguardo, come il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla sicurezza nazionale, Franco Gabrielli, il quale in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato di possibili attacchi informatici che potrebbero essere pericolosi quanto quelli terroristici.

Leggi anche: Ucraina, giornalista americano ucciso dalle forze russe a Irpin

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Michela Sacchetti
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