Julia Ituma, dal litigio con l’ex compagno di scuola all’ultimo messaggio: “Addio, non sto bene”

Si continuano a cercare risposte, tentando di scongiurare l'eventualità che quello della 18enne sia stato un gesto volontario. Anche se proprio questa appare, al momento, l'ipotesi più accreditata.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Proseguono le indagini degli inquirenti per comprendere cosa sia accaduto alla pallavolista Julia Ituma, precipitata dalla finestra dell’albergo in cui alloggiava con le compagne di squadra del Novara a Üsküdar, nella parte asiatica di Istanbul.

Si continuano a cercare risposte, tentando di scongiurare l’eventualità che quello della 18enne sia stato un gesto volontario. Anche se proprio questa appare, al momento, l’ipotesi più accreditata.

Julia Ituma e il messaggio prima di entrare in camera: “Addio”

Il giornale di Istanbul Hurriyet, che ieri per primo aveva diffuso le ultime immagini di Julia Ituma intenta nel vagare per l’albergo mentre era al telefono, oggi ha reso note ulteriori informazioni sul caso della pallavolista.

Il media turco ha sottolineato che, prima di finire giù dal sesto piano, la giovane avrebbe detto ai suoi compagni di squadra e all’allenatore della Igor Gorgonzola di non stare bene. Non solo: Ituma avrebbe scritto “Addio” nel gruppo WhatsApp condiviso con la squadra di pallavolo prima di andare in camera.

Morte Julia Ituma: tutto quello che è successo prima della tragedia

Come noto, ieri la polizia turca ha posto sotto sequestro il cellulare di Julia Ituma, che contiene probabilmente molte delle risposte che gli inquirenti stanno cercando. L’attenzione è sulle ultime chiamate effettuate dalla 18enne, che nelle immagini delle videocamere di sicurezza appare proprio mentre è al telefono.

Stando a quanto riporta Repubblica, Julia Ituma avrebbe parlato fino a tarda notte al cellulare con un ex compagno di scuola del liceo, il quale manderà poi anche messaggi alla sua compagna di stanza Lucia Varela allarmandola: “Non è tranquilla”. Tra i due ci sarebbe stata una discussione dai toni molto animati, al limite del litigio.

Dopodiché, la 18enne è rimasta da sola nel corridoio dell’albergo, dove le immagini delle telecamere la mostrano vagare e rimanere seduta con la testa appoggiata alle gambe per parecchio tempo, come tormentata da qualcosa.

Verso mezzanotte, la pallavolista è rientrata in stanza e qui avrebbe parlato fino all’una e trenta con Lucia Varela, che poi si è addormentata. La compagna non avrebbe sentito nulla e sarebbe stata svegliata dalla polizia solo all’alba, quando le è stata comunicata la morte di Julia.

La madre di Julia Ituma: “Non posso crederci”

Insomma: anche se per gli inquirenti turchi tutto sembra avvalorare l’ipotesi che si sia trattato di suicidio, la madre di Julia Ituma, Elizabeth, non può e non vuole credere a questa possibilità.

La donna ha preso un volo per raggiungere Istanbul, intenzionata a vedere con i propri occhi il luogo in cui è morta sua figlia. Accompagnata dalla sorella, la zia della ragazza, ha raggiunto l’hotel dove soggiornava la squadra dell’Igor Novara, ed è stata accolta dalla console italiana e dai due componenti del club rimasti in Turchia, il direttore sportivo e uno dei medici sociali. La madre della 18enne, ancora incredula, ha detto:

Era così forte, la mia ragazza, che non posso credere che si sia voluta buttare da una finestra. E poi qualcuno mi ha detto che era un balcone, insomma io voglio vedere con i miei occhi, i documenti, il posto. E Julia. Vorrei svegliarmi ma non ci riesco. Non riesco a realizzare. E poi la sua compagna di stanza non ha sentito niente? Mi sembra impossibile.

Io non sono riuscita a piangere, perché non ci credo ancora. A Pasqua eravamo insieme, abbiamo festeggiato con la famiglia, noi e i suoi fratelli. Julia era contenta. Era una ragazza molto forte, e non solo in campo. A 17 anni era in Serie A, quante sue compagne sono ancora in C. Aveva il successo nelle mani…

Leggi anche: La madre di Julia Ituma è arrivata a Istanbul: “Non posso credere al suicidio, mia figlia era forte”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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