Istruzione digitale: cosa prevede il piano d’azione 2021/2027

Le competenze digitali sono diventate ormai indispensabili nel mondo del lavoro, anche perché la stragrande maggioranza delle operazioni e dei processi di lavoro si svolgono in maniera virtuale.

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Competenze digitali. Secondo un’indagine di Unione Camere le imprese italiane che usano il digitale in maniera diffusa nella propria gestione aziendale sono il 57% e questo genera una serie di ricadute anche sulla tipologia di competenze che si richiedono.

I recruiter infatti sono molto attenti a cercare persone che abbiano competenze digitali, anche avanzate, ed è quindi importante inserire il digitale tra le proprie conoscenze per avere maggiori opportunità lavorative.

A tal proposito, a livello europeo è stato adottato a partire dal 30 settembre 2023 il piano di istruzione digitale, che prevede una serie di azioni volte alla promozione dell’istruzione, che sarà attivo fino al 2027. Scopriamo cosa prevede e quali sono i piani di azione.

Cos’è il piano di istruzione digitale

Il piano d’azione per l’istruzione digitale è un’iniziativa promossa dall’Unione Europea che ha l’obiettivo di definire una visione comune tra gli stati membri per l’istruzione digitale di qualità, inclusiva e accessibile e di sostenere l’adeguamento all’era digitale dei sistemi di istruzione e formazione. Risulta infatti fondamentale che il mondo accademico e i responsabili politici adottino dei nuovi modelli formativi, basati sull’utilizzo virtuoso dei sistemi digitali per scopi di formazione e di crescita aziendale.

Perché è necessario

Il piano d’azione per l’istruzione digitale si è reso necessario a seguito della trasformazione sociale generata dal Covid-19. Ci si è resi conto in maniera netta che il digitale è un’opportunità di crescita dalla quale non si può prescindere. Ci sono inoltre diverse opportunità di formazione, anche di terzo livello, che si possono svolgere in modalità completamente telematica e ciò favorisce non solo l’aumento del numero di laureati, che in Italia è ancora troppo basso rispetto alla media europea, ma è anche un’opportunità per studiare in maniera più flessibile.

Si potrebbero infatti valutare anche i tipi di laurea magistrale telematica di oggi, che spesso nei piani di studio propongono diverse proposte per aumentare le competenze digitali. Università online come Unicusano presentano infatti percorsi vari in ambito universitario, tenendo conto dell’importanza di acquisire anche competenze digitali. In più, una laurea ulteriore o un percorso di formazione specialistico potrebbe essere un’opportunità per avere un avanzamento di carriera e sfruttare il digitale per formarsi è una scelta conveniente dal punto di vista economico e di tempo.

L’acquisizione di competenze digitali deve tuttavia partire dalla formazione di base e anche gli operatori del mondo della scuola devono essere preparati per affrontare il cambiamento. La pandemia ha infatti anche evidenziato delle disuguaglianze tra chi ha accesso alle tecnologie digitali e chi no. Diventa dunque fondamentale intervenire anche su questo e attivare percorsi di formazione digitale che possano ridurre questo divario e favorire una crescita media dell’istruzione in tutti i paesi europei.

Il piano di istruzione digitale ha quindi anche questa importante mission, da perseguire non solo nel breve termine, ma anche su una pianificazione a lungo termine.

Cosa prevede il piano d’azione 2021-2027

Il piano d’azione per l’istruzione digitale si compone di due priorità strategiche e 14 azioni che sostengono queste priorità. La priorità 1 è “promuovere lo sviluppo di un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale”. Per arrivare a questo obiettivo si è innanzitutto partiti da un confronto tra gli stati membri, si è poi andati avanti con l’elaborazione di approcci che possono portare a un apprendimento digitale di qualità a diversi gradi di istruzione.

A supporto della priorità primaria arrivano poi anche delle azioni concrete sulla dotazione di apparecchiature digitali avanzati per l’istruzione e la formazione e l’elaborazione di piani di trasformazione digitale, anche diretti alla formazione etica sull’intelligenza artificiale per gli educatori.

La priorità 2 del piano prevede invece il miglioramento delle competenze e delle abilità digitali per la trasformazione digitale. In questo caso si punta ad una formazione specifica per insegnanti ed educatori, rivolta anche al contrasto della disinformazione, e poi all’aggiornamento delle competenze digitali, introducendo anche le materie correlate all’IA e  alla gestione di dati.

In questa priorità è stata anche inserita come azione la creazione del Certificato europeo delle competenze digitali e una serie di proposte che servono a introdurre sistemi di formazione innovativi o opportunità di formazione completamente digitali.

Per ridurre infine il gap nelle materie scientifiche tra uomini e donne si prevedono piani per favorire la partecipazione delle donne alle discipline STEM. Nella prospettiva di mantenere sempre viva la collaborazione tra gli stati e attivare politiche condivise, è stato anche istituito il polo europeo dell’istruzione digitale.

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