“Instagram danneggia la salute mentale delle adolescenti”: rivelazione shock di Facebook

Le rivelazioni shock arrivano da ricerche effettuate dalla stessa azienda proprietaria della piattaforma. Ecco quali sono gli effetti di Instagram sulle adolescenti.

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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Alcune ricerche realizzate da Facebook, il colosso dei social network fondato da Mark Zuckerberg, hanno svelato gli effetti negativi che l’uso di Instagram ha sulla salute mentale di milioni di adolescenti in tutto il mondo. A rivelarlo, un’inchiesta del Wall Street Journal, che ha anche pubblicato alcune parti dei documenti intercettati.

La ricerca: “il 32% delle adolescenti è a disagio con il proprio corpo a causa di Instagram”

I dati emersi dalla ricerca non sono incoraggianti, ecco alcuni estratti dai documenti pubblicati dal WSJ: 

Il 32% delle ragazze intervistate ha dichiarato che quando si sentono a disagio con il proprio corpo, Instagram le fa sentire peggio.

E ancora:

I paragoni all’interno di Instagram possono cambiare il modo in cui le ragazze vedono e descrivono sé stesse.

Da tre anni Facebook, la società proprietaria di Instagram, effettua studi sugli effetti della piattaforma sugli adolescenti. I ricercatori hanno più volte constatato che Instagram è dannoso per una percentuale considerevole dei suoi utenti, soprattutto ragazze

Depressione e pensieri suicidi per le adolescenti

Rendiamo la percezione del corpo peggiore per una ragazza su tre 

Si legge in una slide della ricerca datata 2019. 

Gli adolescenti incolpano Instagram per l’aumento dei livelli di ansia e depressione

Si legge in un’altra slide.

Sempre secondo la ricerca, il 13% delle ragazze britanniche e il 6% di quelle statunitensi ha affermato di aver avuto pensieri suicidi proprio a causa di Instagram.

Zuckerberg minimizza: “connettere le persone ha effetti positivi sulla salute mentale”

Tuttavia, Facebook nelle sue dichiarazioni pubbliche ha sempre cercato di minimizzare la cosa:

La ricerca mostra che usare i social per connettersi con altre persone ha effetti positivi sulla salute mentale

Ha affermato Mark Zuckerberg in una audizione al Congresso tenutasi lo scorso marzo.

Adam Mosseri: “l’impatto sulla salute mentale delle adolescenti è minimo”

A maggio il capo di Instagram Adam Mosseri ha detto ad alcuni giornalisti che gli effetti negativi suggeriti dalla ricerca sono in realtà “abbastanza ridotti”. In una recente intervista Mosseri ha affermato:

Non intendo in nessun modo sminuire la questione…Alcune delle problematiche evidenziate non sono così diffuse, ma il loro impatto sulle persone potrebbe essere enorme

Mosseri, dunque, sembra volersi assumere la responsabilità dei preoccupanti risultati di questa ricerca, ma senza creare allarmismi: 

Per me non si tratta di lavare i panni sporchi in casa, in realtà sono molto orgoglioso di questa ricerca (…) Alcune funzionalità della piattaforma potrebbero essere pericolose per alcuni giovani utenti e non è facile porvi rimedio. Ma ci sono anche molte cose positive in quello che facciamo.

Cosa sa Facebook e cosa vuole farci credere

Il fatto stesso che Facebook investa molte risorse in questo tipo di ricerche, la dice lunga sui possibili rischi dell’uso dei social network specialmente tra i giovani. Tra il 2019 e il 2020 l’azienda ha realizzato focus group e indagini su un ampio numero di persone per studiare il comportamento degli utenti in piattaforma. Nel 2021 con un sondaggio che ha visto coinvolte migliaia di persone, Facebook ha incrociato le risposte degli utenti con i dati in suo possesso sul tempo trascorso in piattaforma per comprendere meglio le azioni degli utenti su Instagram.   

I ricercatori che realizzano questi studi sono dipendenti di Facebook e ricoprono ruoli come data scientist, esperti di marketing e sviluppo prodotto che studiano il modo in cui le persone interagiscono all’interno della piattaforma. Molti hanno background in informatica, psicologia, analisi quali-quantitativa. 

In cinque analisi realizzate negli ultimi 18 mesi i ricercatori di Facebook hanno esplorato in maniera approfondita gli effetti delle piattaforme social sulla salute mentale degli adolescenti e sono arrivati alla conclusione che alcune problematiche non riguardano solo Instagram, ma i social media in generale. Il problema più comune è il cosiddetto confronto sociale, ovvero quando le persone giudicano il proprio valore in relazione al livello di attrattività, ricchezza e successo degli altri.

Instagram più pericoloso di TikTok e Snapchat

Tuttavia, sebbene sia una problematica comune a molti social, sembra che Instagram accentui tale disagio soprattutto nelle ragazze:

Il confronto sociale è peggiore su Instagram

Sostiene una ricerca di Facebook sulla percezione del proprio corpo nelle adolescenti condotta nel 2020. Per quanto riguarda il confronto sulle altre piattaforme, l’analisi ha riscontrato che su TikTok l’attenzione è focalizzata sulle performance (balletti, challenge, canto, recitazione ecc.), mentre su Snapchat i filtri sono percepiti come più giocosi e interessano solo il volto. Su Instagram, invece, c’è un focus maggiore sulla percezione del corpo e dello stile di vita.

La tendenza a condividere su Instagram solo i momenti migliori della propria vita è ciò che genera la maggiore pressione nelle adolescenti e che conduce a disturbi dell’alimentazione, alla dismorfia, ovvero una percezione distorta del proprio corpo, e in alcuni casi anche alla depressione

La ricerca del 2020 afferma che la pagina “Esplora”, quella in cui vengono mostrati contenuti selezionati dall’algoritmo, sia quella potenzialmente più pericolosa.

Alcuni aspetti di Instagram possono esacerbare i comportamenti delle persone con conseguenze catastrofiche 

Si legge nello studio.

Le accuse del Senato e la difesa di Mark Zuckerberg

Alla luce di queste rivelazioni allarmanti, i senatori Richard Blumenthal e Marsha Blackburn hanno inviato una lettera a Mark Zuckerberg chiedendogli di pubblicare la ricerca interna sull’impatto delle piattaforme social sulla salute mentale degli adolescenti. Facebook ha risposto con una lettera di sei pagine che non conteneva lo studio richiesto. 

Non sappiamo se vi sia consenso da parte degli studiosi su quanto tempo trascorso davanti allo schermo sia “troppo tempo”.

Si legge nella risposta di Facebook.

La ricerca è proprietaria ed è stata tenuta confidenziale per promuovere la condivisione di idee e un dialogo interno più schietto

Una risposta piuttosto evasiva che sembra non aver convinto i senatori:

Le risposte di Facebook sono state talmente evasive da farci chiedere cosa ci sia dietro. Sembra che Facebook stia seguendo il manuale delle grandi aziende del tabacco, mirando agli adolescenti con prodotti potenzialmente pericolosi mentre nasconde le prove scientifiche in pubblico.

L’importanza dei teenager per Instagram

Espandere la rete di utenti giovanissimi per Instagram è di vitale importanza, poiché questi sono responsabili dei 100 miliardi di profitto annui della piattaforma, perciò è nel suo interesse, non mettere in pericolo quest’audience.   

Negli Usa, oltre il 40% degli utenti di Instagram ha meno di 22 anni e circa 22 milioni di adolescenti utilizzano la piattaforma ogni giorno, contro i 5 che invece sono su Facebook. È noto che Instagram sia molto più amato dai giovani rispetto a Facebook:

Instragram è ben posizionato e ha risonanza tra i giovani

Ha detto uno dei ricercatori coinvolti.

Quando Facebook l’acquistò per 1 miliardo di dollari nel 2012, Instagram era una piccola startup con 13 impiegati e già un discreto successo. Quell’anno Facebook per la prima volta vide diminuire il numero di utenti adolescenti sulla sua piattaforma e si rese conto che Istagram poteva essere il luogo adatto per crescere su quel tipo di target. E così copiando qualche funzionalità da altre applicazioni come Snapchat, Instagram è diventato presto il social più amato dai teenager.

Instagram ha messo le foto al centro del suo modello di business, fornendo filtri e altri strumenti che rendevano molto facile la modifica delle immagini. In seguito sono stati aggiunti i video, feed regolati da algoritmi e strumenti in grado di modificare il volto delle persone. In poco tempo, Instagram è diventato l’equivalente online della mensa della scuola: un posto in cui i teenager mettono le loro foto migliori, cercano nuovi amici, si mettono a confronto, si vantano e fanno i bulli.

Ma a differenza di un ambiente fisico in cui il confronto diretto può essere mediato da altre figure come insegnanti e genitori, il mondo virtuale lascia maggiore spazio ad haters e bulli, con conseguenze potenzialmente molto gravi per i più giovani. 

Cosa sta facendo Instagram per limitare l’impatto sulla salute mentale dei giovani?

Per rimediare a queste derive negative, Instagram sta lavorando a una versione della piattaforma dedicata agli under 13, che permette un controllo da parte dei genitori, ed ad altre funzioni che ammoniscono gli utenti che stanno per lasciare commenti negativi.

Inoltre, sempre secondo le indiscrezioni raccolte dal WSJ, l’azienda avrebbe anche avviato delle partnership con organizzazioni non profit per promuovere la cosiddetta “resilienza emotiva”.

Leggi anche: Chi Odia Paga: l’Intelligenza Artificiale combatte l’odio online

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