L’Italia si sta trasformando, e con lei le sue città che si avviano verso un futuro sempre più smart. In un mondo in continua evoluzione anche i centri urbani del nostro Paese stanno cogliendo le opportunità offerte dall’innovazione per diventare luoghi più sostenibili ed efficienti.
Mobilità sostenibile, digitalizzazione dei servizi, sicurezza urbana e gestione intelligente dell’energia e dei rifiuti sono solo alcune delle applicazioni che stanno rivoluzionando il modo in cui viviamo le nostre città.
Secondo l’EY Smart City Index 2025 i capoluoghi di provincia stanno compiendo importanti passi avanti verso questo nuovo modello innovativo. Quest’ultimo ha stilato una classifica delle dieci città più smart del Paese, con Bologna, Milano e Torino sul podio.
L’obiettivo è quello di costruire una vera e propria “Smart Nation“, ovvero un’Italia connessa e coordinata. Un progetto ambizioso, che richiede visione strategica, investimenti mirati e una costante collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini.
Vediamo ora nel dettaglio la classifica completa delle prime dieci città smart del nostro Paese.
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Città smart, verso un futuro sostenibile

Un’Italia più smart, questo è quindi l’obiettivo primario per una sostenibilità nazionale.
Il grado di “smartness” delle città viene valutato utilizzando 323 indicatori, che analizzano ogni aspetto legato al concetto di Smart City. Questi indicatori sono organizzati in due grandi categorie: la “Readiness”, che riguarda le iniziative e gli investimenti, sia pubblici che privati, per offrire infrastrutture e servizi adeguati; e i “Comportamenti dei cittadini”, che riflettono le abitudini e l’interazione delle persone con l’ambiente urbano.
Insieme, questi dati offrono un quadro aggiornato dell’evoluzione delle città italiane, spinte anche dagli interventi del PNRR.
La classifica delle prime dieci città smart tra i capoluoghi di provincia italiani vede al primo posto Bologna, seguita poi da Milano e Torino. La classifica continua poi con Venezia, Roma, Trento, Cagliari, Modena, Reggio Emilia e Firenze.
Per trasformare una città in una “smart city” è fondamentale sviluppare una rete digitale avanzata e ben connessa. Tra le tecnologie chiave che stanno guidando questa evoluzione troviamo le strade intelligenti (Smart Roads), le reti mobili di quinta generazione (5G), i pali multifunzione (Smart Poles) e le infrastrutture basate sull’Internet delle Cose (IoT).
Le Smart Roads sono un componente fondamentale per la mobilità futura. Grazie all’utilizzo di sensori IoT e sistemi di monitoraggio avanzati, queste strade intelligenti saranno in grado di rilevare il traffico in tempo reale, suggerire itinerari alternativi, segnalare automaticamente eventuali necessità di manutenzione e migliorare così la sicurezza alla guida.
La rete 5G, invece, offre una trasmissione dati estremamente veloce e con tempi di risposta ridotti. Questa tecnologia apre la strada a nuovi servizi come la comunicazione istantanea tra veicoli a guida autonoma, la telemedicina con interventi da remoto e il monitoraggio sanitario a distanza, oltre a migliorare l’efficienza delle reti energetiche.
Gli Smart Poles, ossia pali della luce di nuova generazione, integrano illuminazione LED a basso consumo e possono ospitare sensori per il monitoraggio ambientale, telecamere per la sicurezza e il traffico, punti di accesso Wi-Fi e stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
Infine, le Reti IoT (Internet of Things) costituiscono una colonna portante delle città intelligenti e sostenibili, permettendo la comunicazione tra dispositivi smart presenti sul territorio. Grazie a questa rete, è possibile raccogliere e analizzare una grande quantità di dati, migliorando la gestione di vari servizi urbani, dal controllo del traffico alla qualità dell’aria.
L’Italia si sta quindi avviando verso un futuro sempre più smart e sostenibile. Siamo solo all’inizio del progetto, ma la speranza è che si possa diventare presto una “Smart Nation”.
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