Negli ultimi mesi, Bitcoin ha raggiunto nuovi massimi storici, superando soglie record che fino a poco tempo fa sembravano irraggiungibili.
Dall’inizio del 2025, la sua crescita supera il 30%, una performance che ha rafforzato la narrazione di Bitcoin come il nuovo “oro digitale”.
Il raggiungimento di questi nuovi record è dovuto a una serie di motivi, tra cui il ritorno dell’interesse istituzionale, il lancio degli ETF spot negli Stati Uniti, l’attesa post-halving e le crescenti tensioni geopolitiche. Questi elementi combinati hanno spinto al rialzo la domanda, alimentando una corsa che ha portato Bitcoin a superare i 100.000 dollari.
Questo recente rally di Bitcon i tratti tipici di una “modalità crisi”. In momenti di incertezza economica e geopolitica, gli investitori cercano rifugi alternativi: Bitcoin diventa così una delle prime scelte.
Il suo picco recente riflette sia la sfiducia nei mercati tradizionali sia un tentativo di protezione contro inflazione, politiche monetarie espansive e instabilità.
Cosa spinge Bitcoin verso l’alto?

Il recente successo di Bitcoin è trainato da una combinazione di fattori macroeconomici e tecnici. Tra i principali troviamo:
- inflazione persistente, negli Stati Uniti e in Europa, i livelli di inflazione restano elevati. Questo spinge gli investitori a cercare asset alternativi che non siano legati a valute fiat
- politiche monetarie incerte, le banche centrali, in particolare la Federal Reserve, oscillano tra rialzi e tagli dei tassi. L’incertezza spinge i mercati verso asset percepiti come più “liberi” dal controllo istituzionale
- crisi geopolitiche, la guerra in Ucraina, le tensioni nel Mar Cinese Meridionale e la crescente instabilità in Medio Oriente alimentano la domanda di beni rifugio
- ETF su Bitcoin, l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin ha reso l’accesso alla criptovaluta più semplice per gli investitori istituzionali, aumentando la domanda
- halving del 2024, l’halving del blocco di Bitcoin, avvenuto ad aprile, ha ridotto l’offerta futura, rafforzando la narrativa della scarsità
Perché si parla di “modalità crisi”?
Il termine “modalità crisi” si riferisce al comportamento degli investitori nei periodi di instabilità: vendono asset tradizionali e si rifugiano in beni che percepiscono come più sicuri o meno esposti a decisioni politiche e monetarie.
Storicamente, l’oro ha avuto questo ruolo. Oggi, molti vedono in Bitcoin un’alternativa digitale. Ciò che caratterizza quest’ultimo record è proprio la natura difensiva degli acquisti: non è solo speculazione.
Molti analisti parlano di un cambiamento di status di Bitcoin, da asset ad alto rischio a possibile riserva di valore, soprattutto in contesti di sfiducia nel sistema finanziario tradizionale.
Il sentiment del mercato
Il mercato delle criptovalute è altamente emotivo, e oggi vive una fase di cauto ottimismo. L’indice “Fear & Greed” di Bitcoin si muove stabilmente nella zona di “avidità”, ma con segnali di attenzione da parte degli operatori più esperti. Fiducia e paura, si sa, giocano un ruolo chiave nel mercato:
- FOMO (Fear Of Missing Out), l’aumento dei prezzi attira nuovi investitori che temono di perdere l’opportunità di guadagno
- paura di svalutazione, in alcuni Paesi, le valute locali si stanno deprezzando rapidamente. Bitcoin diventa una via per salvaguardare i risparmi
- dubbio sul sistema bancario, dopo il crollo di alcune banche regionali statunitensi nel 2023, molti utenti hanno ritirato fondi e cercato alternative
Il rally attuale sembra più maturo rispetto a quelli del 2017 o del 2021, anche se la volatilità resta elevata. Inoltre, gli utenti retail stanno tornando, ma non con la frenesia speculativa di qualche anno fa. Questo potrebbe essere un segnale di consolidamento del mercato.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?
Il futuro resta incerto, gli analisti possono solo proporre alcuni scenari possibili, i principali sono:
- possibile fase di consolidamento, dopo ogni forte rally, il prezzo di Bitcoin tende a stabilizzarsi o correggere. È probabile che nei prossimi mesi si assista a un consolidamento tra i 65.000 e i 75.000 dollari
- maggiore regolamentazione, l’ascesa di Bitcoin ha attirato l’attenzione delle autorità di vigilanza. In Europa è entrato in vigore il regolamento MiCA, negli Stati Uniti si parla di una normativa federale sulle crypto. Più chiarezza normativa potrebbe spingere nuovi investitori ad entrare nel mercato
- occhio alla macroeconomia, le prossime mosse della Fed e della BCE in tema di tassi di interesse saranno decisive. Un eventuale taglio potrebbe rendere gli asset a rischio, come Bitcoin, ancora più attraenti
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