Il memoriale autografo di Ilaria Salis, le condizioni e la richiesta dei domiciliari

Diffuso in esclusiva su TG LA7 il memoriale di Ilaria Salis dal carcere di Budapest: "Posso dormire con le stesse lenzuola per 5 settimane, mi brucia il naso e mi fa male la testa".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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In un memoriale di 18 pagine Ilaria Salis ha parlato delle condizioni in cui si trova al momento in carcere in Ungheria, accusata di aver partecipato a un aggressione ai danni di due neofascisti avvenuta l’11 febbraio 2023.

Nelle pagine del suo quaderno, documento mostrato per la prima volta ieri sera durante TG LA7, l’insegnante monzese 39enne il 2 ottobre scriveva:Sono trattata come una bestia al guinzaglio, l’aria è poca. Per più di sei mesi non ho potuto comunicare con la mia famiglia e al momento non posso ancora comunicare con i miei avvocati italiani”.

Inoltre, durante l’ultima udienza Ilaria Salis è stata scortata in aula, indossando guinzaglio e catene, e le immagini che sono trapelate hanno scioccato l’opinione pubblica, ancor di più dopo le parole della stessa detenuta. Quali sono le mosse della politica italiana per liberarla?

Quali sono le condizioni di salute di Ilaria Salis?

Ilaria Salis ha affidato il suo memoriale a un ex politico italo-ungherese della sinistra radicale, che si trova attualmente in servizio presso il Consolato, chiedendogli di farlo arrivare al suo avvocato, Eugenio Losco. In alcune pagine si legge come l’insegnante monzese fosse in pensiero per un nodulo al seno benigno e che avrebbe dovuto tenere sotto controllo.

Data la sua preoccupazione, il suo legale ungherese aveva ottenuto la concessione per un’ecografia. In seguito a tale esame, però, la dottoressa l aveva rivelato a voce:Va tutto bene, non deve svolgere ulteriori controlli“, parere in disaccordo con i medici italiani, e, dopo la visita, né Ilaria Salis né il suo legale hanno ricevuto un referto scritto.

Cos’altro racconta Ilaria Salis dal carcere?

La 39enne, oltre ad aver descritto le sue condizioni di salute e quelle in cui vive in carcere, non ha mancato, però di sottolineare altri dettagli:Ho chiesto più volte strumenti per pulire, ma non li ho mai ricevuti. Posso dormire con le stesse lenzuola per 5 mesi e per i primi tre mesi sono stata tormentata dalle punture delle cimici da letto che mi creavano una reazione allergica. Dopo la disinfestazione faccio fatica a respirare, mi brucia il naso, mi gira la testa”.

Inoltre, ha raccontato: “Qui ti mettono un cinturone di cuoio con una fibbia a cui legano le manette, due cavigliere di cuoio chiuse con due lucchetti e il guinzaglio. Si rimane legati così per tutta la durata dell’udienza”. Il memoriale di Ilaria Salis e in particolare questo ulteriore elemento ha destato grande scalpore che ha reso ancor più che necessario un intervento da parte delle istituzioni.

Come interviene la politica italiana per Ilaria Salis?

In merito al caso Salis, la premier Giorgia Meloni ha avuto modo di discutere e confrontarsi con quello ungherese, Viktor Orban che ha rivelato le sue prossime mosse: “Ho risposto a Meloni, affermando che la magistratura non dipende dal Governo, ma dal Parlamento. L’unica cosa che sono legittimato a fare è fornire i dettagli sul suo trattamento ed esercitare un’influenza affinché abbia un equo trattamento e affinché tutti i diritti vengano garantiti“.

Quali sono, intanto, i prossimi passi per poterla liberare? Ilaria Salis non potrà tornare subito in Italia, perché, come afferma Zoltan Kovacs, portavoce del primo ministro ungherese: “I reati in questione sono gravi, sia in Ungheria che a livello internazionale”.

Ma il prossimo passo dei legali di Salis è una richiesta formale, affinché i giudici le possano concedere i domiciliari in Ungheria. Solo così, e sulla base del rispetto delle norme europee, Ilaria Salis potrebbe scontarli in Italia. La sua famiglia e in particolare suo papà Roberto sono sicuri che ciò accadrà presto: “Attendiamo dalle istituzioni il momento in cui va presentata questa istanza”.

Leggi anche: Patrick Zaki torna nella sua Bologna: “Qui per difendere i diritti umani”

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Ilaria De Santis
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Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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