Hugo Guilherme Castro Ferreira è il primo bambino concepito in Portogallo grazie alla fecondazione post mortem. Il padre, il 29enne Hugo Neves Ferreira morto a causa di un cancro aggressivo nel 2019, ha congelato e conservato il suo seme affinché potesse essere utilizzato anche dopo la sua scomparsa, per dare un figlio alla moglie.
Il piccolo, venuto alla luce mercoledì 16 agosto al Centro Materno-Infantil do Norte, a Porto, sta bene, pesa 3,915 chilogrammi ed è lungo 50,5 centimetri. Scrive così la mamma Ângela Ferreira su Instagram:
Oggi il nostro mondo è più luminoso, Guilherme è nato alle 11.09. È un bambino sano. Grazie amore mio, per avermi scelto per questo sogno. Ti amo oggi e per sempre.
La battaglia civile di Ângela, che ha portato alla nascita di Hugo
Oggi si gioisce per la nascita di Hugo ma non si è giunti a questa felicità senza che prima Ângela Ferreira non abbia lottato per diversi anni in una durissima battaglia civile per giungere alla procedura di fecondazione assistita con lo sperma del defunto marito. La legge, infatti, in Portogallo non prevedeva l’inseminazione post mortem.
La signora Ferreira, protagonista documentari e servizi giornalistici, ha così deciso di promuovere una “Iniziativa Legislativa dei Cittadini” specifica, firmata da 100.000 portoghesi. La proposta, come riferisce algarvedailynews, è poi giunta in Parlamento. Inizialmente il presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, l’ha respinta, soprattutto per questioni relative all’eredità. Il dibattito pubblico è poi proseguito fino a quando il Presidente portoghese si è deciso, inserendo nella Legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita una modifica per l’inseminazione post mortem.
Fino ad ora i Paesi nei quali è possibile effettuarla sono Grecia, Sudafrica, Spagna, India, Regno Unito, Australia, Israele e Belgio, a cui si aggiunge il Portogallo.
La nascita di Hugo e la gioia condivisa
Quella di Ângela non è stata solo una sua vittoria ma un’intera nazione ha gioito e lottato per lei. La donna aveva così esultato sui social, comunicando a tutti l’inizio della gravidanza:
Ci sono voluti anni di lotta, il processo è stato lungo e lento, ma alla fine ce l’abbiamo fatta! È con il cuore pieno di gioia che condivido che due cuori battono dentro di me.
La vicenda ha suscitato fin dall’inizio un’attenzione mediatica che ha portato a un dibattito pubblico. Ora la donna, annunciando il lieto evento, ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che l’hanno aiutata in questa battaglia. Poi ha concluso così nello stesso post sul suo profilo Instagram:
E adesso? Adesso mi isolerò in questa bolla d’amore e me la godrò il più possibile. Potrei e forse dovrei dire di più, ma in questo momento voglio godermi questo amore infinito.
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