Guerra Russia-Ucraina: il bilancio dopo quasi una settimana

Dopo 6 giorni dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina l'ammontare delle vittime civili sarebbe oltre i 100 tra cui 13 bambini, nel frattempo le bombe continuano e si attende la seconda parte dei colloqui.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Una settima dopo l’inizio della guerra Russia-Ucraina scaturita lo scorso giovedì, dopo il via libera dal Cremlino per l’invasione del proprio vicino, proviamo a fare un bilancio, per quanto difficile, di questi ultimi sei giorni che hanno scioccato il mondo e creato una crisi umanitaria nel cuore dell’Europa come non si vedeva da 20 anni. Le Nazioni Unite hanno confermato che 136 civili sono stati uccisi nei sei giorni di conflitto in Ucraina, tra cui 13 bambini. Altri 400 civili, tra cui 26 bambini, sono rimasti feriti, mentre le truppe russe compiono attacchi anche nelle aree residenziali.

Liz Throssell, portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha riferito che la maggior parte di queste vittime sono state il risultato di “armi esplosive con un’ampia area di impatto”. Secondo L’Onu il bilancio reale è probabilmente più alto rispetto a quelle riuscite a verificare fino a questo momento.

Guerra Russia-Ucraina: ecco gli avvenimenti generati da 6 giorni di escalation militare

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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è tornato a parlare sulla guerra Russia-Ucraina e ha detto in un discorso tenuto ieri sera che l’invasione dell’Ucraina da parte del presidente russo Vladimir Putin è stata “premeditata e non provocata”. Nel frattempo, la Russia ha detto ai residenti di Kiev di fuggire dalle loro case e ha fatto piovere razzi sulla città di Kharkiv. La Banca Mondiale sta preparando un pacchetto di sostegno da 3 miliardi di dollari per l’Ucraina.

L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Gennady Gatilov, dopo i primi colloqui, atteso per oggi il secondo round, ha affermato che Mosca non vede alcun desiderio da parte di Kiev di trovare una soluzione legittima ed equilibrata alla guerra Russia-Ucraina. Il G7 nel frattempo ha deciso di imporre ulteriori sanzioni alla Russia, che mirano a congelare e sequestrare altri beni delle élite russe.

Nonostante siano passati sei giorni dall’inizio della guerra Russia-Ucraina, incluso l’avvio dei negoziati tra Mosca e Kiev, le bombe sono aumentate sempre di più. Fatto curioso: ieri un funzionario statunitense ha affermato che la colonna corazzata russa ripresa dal satellite che si dirigeva verso Kiev era rimasta bloccata a causa della carenza di cibo e carburante.

L’approvazione degli americani per la gestione da parte di Biden della crisi ucraina è aumentata secondo un sondaggio Ipsos, il 71% degli intervistati ritiene che gli Stati Uniti dovrebbero fornire armi all’Ucraina. Il leader repubblicano del Senato degli Stati Uniti, Mitch McConnell ha affermato che la maggioranza dei repubblicani sostiene Biden sul sostentare Kiev nella guerra Russia-Ucraina.

Guerra Russia-Ucraina: la Russia finirà davanti alla Corte Internazionale di Giustizia

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La Corte Internazionale di giustizia (ICJ) ha dichiarato che terrà udienze il 7 e l’8 marzo sull’opportunità di ordinare “misure provvisorie” in una causa intentata dall’Ucraina contro la Russia per fermare le azioni militari di Mosca. Il tribunale delle Nazioni Unite ha affermato in una dichiarazione di aver inviato alla Russia una comunicazione urgente per prepararsi nel caso in cui ordini misure provvisorie o misure immediate per proteggere l’Ucraina.

Il tribunale noto come Corte Internazionale di giustizia, è la sede delle Nazioni Unite per la risoluzione delle controversie tra stati. La causa dell’Ucraina presentata domenica sostiene che l’affermazione della Russia di aver invaso l’Ucraina per prevenire un genocidio è falsa.

Proprio il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy ha dichiarato domenica di aver intentato causa in tribunale per le accuse di genocidio avanzate da Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente affermato che l’Ucraina ha commesso un “genocidio” nella regione del Donbass, nell’Ucraina orientale, senza presentare prove, e ha affermato che l’invasione, definita “operazione speciale” da funzionari russi, era quindi giustificata per porvi fine

Il 7-8 marzo la Corte Internazionale di giustizia esaminerà il caso dell’Ucraina che chiede di fermare le azioni militari di Mosca. Sebbene l’ICJ sia la più alta corte delle Nazioni Unite e le sue sentenze siano vincolanti, stati tra cui la Russia le hanno ignorate in passato.

Leggi anche: Guerra Russia-Ucraina: Putin ha invaso consapevole di non essere ostacolato dalla NATO

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Tommaso Panza
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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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