Guerra in Ucraina: quali saranno le conseguenza sulle tasche degli italiani

Guerra e aumento dei prezzi. In Italia le conseguenze del conflitto si sentiranno soprattutto nel settore alimentare ed energetico, con l'aumento dei prezzi al supermercato.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Guerra e aumento dei prezzi. A causa del conflitto tra Russia e Ucraina oltre ai prodotti energetici rischiano di aumentare anche i prezzi dei prodotti alimentari come pane, pizza, per via della carenza di grano e mais.

La guerra in Ucraina potrebbe portare a pesanti conseguenze sulle tasche degli italiani, per via dell’aumento dei prezzi di alcuni prodotti di diverso genere. I produttori di pasta hanno già comunicato alle grandi catene di distribuzione che nei prossimi giorni si assisterà ad un aumento dei prezzi.

Segnali negativi sono arrivati anche dalle borse, che stanno chiudendo in negativo in tutto il mondo, da Milano (-5%), Tokyo (-1,8%), Sydney (-3%) fino a Hong Kong (-3,4%), come riportato da Ansa.

Guerra e aumento dei prezzi: cosa accadrà

guerra e aumento dei prezzi

Guerra e aumento dei prezzi. I prodotti che subiranno un aumento dei prezzi saranno grano, soia, mais e oli da cucina. I prezzi già erano lievitati, subendo il clima di tensione precedente all’attacco di Putin. Ora però si verificherà una spinta maggiore nell’aumento dovuta sia al fatto che l’Ucraina rappresenta il quarto esportatore mondiale di grano e per via dell’aumento del costo dell’energia che andrà ad influire sulla produzione, imballaggio e trasporto.

Secondo i dati Coldiretti, l’Ucraina è 5° posto nel mondo con la produzione di circa 36 milioni di tonnellate di mais per l’alimentazione animale e al 7° posto al mondo per la produzione del pane con 25 milioni di tonnellate di grano tenero mentre la Russia rappresenta il principale Paese esportatore di grano al mondo.

Guerra e aumento dei prezzi: il pensiero di Vincenzo Divella

A lanciare l’allarme anche Vincenzo Divella, amministratore delegato del pastificio Divella, il quale su guerra e aumento dei prezzi ha dichiarato:

L’approvvigionamento del grano e dei prodotti derivati sarà un problema per il settore molitorio e per tutto l’agrolimentare italiano dopo l’escalation della crisi in Ucraina. E se la situazione dovesse protrarsi o peggiorare, con sanzioni alla Russia e lo stop all’export, le imprese italiane del settore dovranno rifornirsi di grano su altri mercati, con un conseguente aumento dei prezzi per i consumatori. Questa mattina è stata bloccata la navigazione nel mar Nero e la nostra nave non può entrare. Per alcuni articoli, come grano tenero e duro, il nostro settore mugnaio e molitorio avrà dei problemi.

Ucraina e Russia sono sempre state il serbatoio alimentare e di grano dell’Europa. Se non si va lì, bisogna andare in Canada, negli Stati Uniti o in Australia, molto più lontano. Avremo senz’altro dei problemi.

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