Bottiglie di plastica, nuove direttive UE: “Fatte al 25% di plastica riciclata”

Le bottiglie di plastica stanno per subire un nuovo importante cambiamento: l’Unione europea ha stabilito che, a partire dal 2025, le bottiglie realizzate in PET dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata nella loro composizione.

Lorenzo Eugeni
Lorenzo Eugeni
Curioso, interessato alle innovazioni in ogni campo e da sempre attento al mondo dell'attualità.
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Le bottiglie di plastica stanno per subire un nuovo importante cambiamento, dopo l’introduzione del tappo non rimovibile.

Questa novità, dettata da esigenze ambientali e normative europee, mira a ridurre l’impatto delle microplastiche e a favorire un’economia più sostenibile nella produzione di imballaggi.

L’Unione europea ha stabilito che, a partire dal 2025, le bottiglie realizzate in PET dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata nella loro composizione.

Questa misura, contenuta nella recente direttiva ambientale entrata in vigore il primo gennaio 2025, punta a ridurre significativamente la produzione di plastica vergine e a incentivare il riciclo.

La quota di plastica riciclata sarà destinata a salire al 30% entro il 2030, con un impatto concreto sull’intero ciclo produttivo.

Cosa prevedono le nuove direttive

L’Unione Europea ha introdotto nuove regole per ridurre l’impatto ambientale delle bottiglie di plastica. Le direttive rientrano nella strategia contro l’inquinamento da plastica monouso e fissano obiettivi chiari per produttori e consumatori.

Dal 2025, le bottiglie in plastica immesse sul mercato europeo dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata (PET riciclato). La percentuale salirà al 30% entro il 2030.

Inoltre, già dal 2024, i tappi delle bottiglie devono essere progettati in modo da rimanere attaccati al contenitore anche dopo l’apertura, così da ridurre la dispersione nell’ambiente.

Questi obblighi fanno parte della Direttiva UE 2019/904 sulla plastica monouso, che mira a ridurre i rifiuti marini e promuovere l’economia circolare.

Benefici delle nuove bottiglie di plastica

Nonostante l’inserimento di plastica riciclata possa conferire alle bottiglie un aspetto leggermente diverso, spesso con tonalità più scure o tendenti al giallastro, è garantito che le caratteristiche fondamentali come l’igiene, la resistenza e la funzionalità del contenitore resteranno inalterate.

Le aziende produttrici dovranno quindi adattare i loro processi per soddisfare questi nuovi standard, assicurando al contempo la sicurezza e la qualità del prodotto.

Questa trasformazione si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte a combattere l’inquinamento da microplastiche, sostanze che, frammentandosi in particelle minuscole, rappresentano una minaccia crescente per gli ecosistemi marini e terrestri.

L’adozione di bottiglie con un alto contenuto di materiale riciclato contribuisce a diminuire la domanda di materie prime fossili, riducendo così l’impronta carbonica della filiera produttiva.

Impatti per i consumatori

Per chi acquista, le novità si tradurranno in bottiglie dall’aspetto simile a quelle attuali ma con alcune differenze:

  • più uso di plastica riciclata, con possibile variazione nella trasparenza o nella rigidità del materiale
  • tappi attaccati alle bottiglie, per evitare che finiscano dispersi
  • maggiore disponibilità di contenitori riciclabili al 100%, facilitando lo smaltimento

Non sono previsti aumenti diretti dei prezzi, ma i costi di produzione potrebbero riflettersi sul lungo periodo.

Impatti per i produttori e il settore industriale

Le aziende dovranno adeguarsi alle nuove regole, con investimenti nella catena produttiva:

  • uso obbligatorio di PET riciclato, che richiede forniture stabili e di qualità
  • nuovi macchinari per i tappi agganciati, soprattutto per i grandi produttori di bibite e acque minerali
  • aumento della raccolta differenziata, per garantire materia prima sufficiente a rispettare le percentuali fissate

Il settore del riciclo in Europa è destinato a crescere, creando nuove opportunità economiche e posti di lavoro.

La battaglia contro le microplastiche

L’evoluzione delle bottiglie di plastica si inserisce all’interno di un più ampio sforzo globale per limitare la diffusione delle microplastiche, che derivano spesso dalla degradazione di materiali plastici di origine fossile.

Oltre al tappo non rimovibile, introdotto per evitare la dispersione di piccoli frammenti, la nuova composizione delle bottiglie rappresenta un ulteriore tassello nel contrasto a questa emergenza ambientale.

Il ricorso a plastica riciclata di alta qualità e l’ottimizzazione dei processi produttivi sono fondamentali per ridurre l’incidenza delle microplastiche nell’ambiente e per promuovere un modello di consumo più responsabile.

L’Italia, impegnata su più fronti nella tutela dell’ambiente, si allinea così alle direttive europee, contribuendo all’evoluzione del settore del packaging verso soluzioni più sostenibili e innovative.

Il passaggio a bottiglie con un contenuto minimo di plastica riciclata non solo riduce la dipendenza dalle risorse fossili, ma favorisce anche un sistema produttivo più circolare, dove i materiali vengono riutilizzati e valorizzati, limitando sprechi e impatti negativi sull’ecosistema.

Leggi anche: Barilla punta sul green: “Il 50% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili”

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