Green deal, trovato accordo UE sul clima: 90% di emissioni in meno entro il 2040

Raggiunto l'accordo sul clima da parte dell'UE. Vista la contrarietà di alcuni Paesi, la Commissione ha accettato una flessibilità del 5% rispetto alla riduzione delle emissioni nocive, posta al 90% entro il 2040.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Raggiunto oggi, 5 novembre, a Bruxelles l’accordo sul clima per il 2040. Al centro della discussione dei ministri dell’ambiente la riduzione del 90% delle emissioni nocive.

Vista la contrarietà di Ungheria, Polonia e Slovacchia, e l’astensione di Belgio e Bulgaria, La Repubblica fa sapere che sarà accettata la flessibilità del 5% di crediti internazionali.

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha definito l’accordo “un buon compromesso“, mentre il commissario Ue al Clima, Woepke Hoekstra, ha dichiarato che: Quello che stiamo facendo ha davvero un impatto estremamente importante“.

Accordo sul clima

Dopo un intero giorno di discussioni, è stato raggiunto oggi un accordo sul clima da parte dell’Unione europea. Al centro del dibattito c’è stata la riduzione delle emissioni nocive del 90% entro il 2040, rispetto ai dati del 1990.

Nello specifico, i ministri dell’Ambiente dei Paesi membri dell’UE sono stati chiamati a trovare un punto in comune su, riporta Il Sole 24 Ore: l’importanza di contribuire allo sforzo globale di riduzione delle emissioni in modo ambizioso ed efficiente in termini di costi, in particolare definendo un livello adeguato di crediti internazionali di alta qualità“.

Contrarie alla proposta Slovacchia, Ungheria e Polonia, mentre si sono astenuti Belgio e Bulgaria. Un punto di incontro, come riporta La Repubblica, è stato trovato concedendo una certa flessibilità nell’adozione di tale restrizione. Approvato, quindi, un margine del 5% di crediti internazionali, cioè progetti ambientali in Paesi extra UE che possono ridurre il target concordato in Europa.

Si aggiungono anche il rinvio al 2028 dell’Ets2, ossia i certificati che danno diritto alle emissioni, e il riconoscimento del ruolo dei biocarburanti, come voluto da Roma. La Commissione europea, quindi, ha vagliato la possibilità che le riduzioni a livello domestico siano, così, dell’85%.

Leggi anche: L’Italia punta sul green, agevolazioni per migliorare la sostenibilità delle PMI

I commenti sull’accordo

A commentare l’accordo trovato oggi dalla Commissione europea è stato il commissario UE al Clima, l’olandese Woepke Hoekstra. Ecco le sue dichiarazioni riportate da La Repubblica:

Quello che stiamo facendo ha davvero un impatto estremamente importante.

L’Unione europea ha così disperatamente bisogno di una politica adatta al clima, alla competitività e all’indipendenza.

Ed è esattamente ciò che stiamo realizzando.

A dirsi soddisfatto è stato anche il ministro dell’Ambiente italiano Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineato come siano state prese in considerazione le istanze proposte dall’Italia:

È un compromesso buono che accoglie le istanze presentate dall’Italia.

La Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti: lo slittamento di un anno dell’Ets2, l’inserimento per la prima volta nella parte normativa, il ruolo dei biocarburanti; ha dato disponibilità non solo a passare dal 3 al 5 per cento dei crediti di carbonio internazionali ma anche di inserire poi in fase di revisione un ulteriore 5 per cento per i crediti a livello domestico.

Era necessario trovare un accordo nel minor tempo possibile, inoltre, siccome lunedì prossimo, 10 novembre, si aprirà a Belém, in Brasile, la conferenza sul clima COP30. Si è potuto notare, quindi, come nonostante le tematiche ambientali a volte siano oggetto di scontenti politici, è possibile trovare un punto in comune fra tutte le parti.

Leggi anche: Regolamento Europeo contro la Deforestazione: che succede da fine 2025?

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