Il Governo Meloni dichiara guerra alle famiglie arcobaleno e Milano scende in piazza

Non sorprende la bocciatura della Commissione Politiche europee del Senato alla proposta di regolamento europeo per l'adozione di un certificato europeo di filiazione. Ecco in cosa consiste.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Il Centrodestra dichiara guerra alle famiglie arcobaleno. D’altronde, il pensiero della Presidente del Consiglio Meloni (e della maggioranza) su famiglia e coppie dello stesso sesso è sempre stato molto chiaro. Per questo non sorprende la bocciatura da parte della Commissione Politiche europee del Senato alla proposta di regolamento europeo per l’adozione di un certificato europeo di filiazione.

Il certificato in questione è un documento unico che prova la filiazione dei minori e garantisce ai genitori residenti in Ue il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli in tutti gli Stati membri.

Il Governo Meloni delegittima le famiglie arcobaleno: il no al certificato europeo di filiazione

Quella del certificato europeo di filiazione è una proposta avanzata dalla Commissione europea con l’obiettivo di uniformare il diritto internazionale privato e di tutelare di più le famiglie arcobaleno. Il certificato, infatti, prevedeva che la genitorialità in uno Stato fosse riconosciuta negli altri.

Va chiarito che la Commissione europea non voleva imporre a tutti gli Stati membri di riconoscere le coppie gay e i loro figli, ma semplicemente ricordare che se tale riconoscimento c’è stato in un Paese membro, allora deve avvenire anche nel resto dell’Ue.

Proprio a questo fine Bruxelles aveva proposto la creazione del certificato europeo di genitorialità, un modello unico disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’Ue che avrebbe potuto essere richiesto per “accertare la genitorialità in tutti gli Stati membri. Il documento, che comunque non avrebbe sostituito quelli nazionali equivalenti come il certificato di nascita, sarebbe stato facoltativo per le famiglie, ma le autorità di tutta l’Unione sarebbero state costrette a rilasciarlo e ad accettarlo.

Famiglie arcobaleno, sabato presidio della comunità lgbt+ a Milano: invitati Schlein, Zan e Sala

Famiglie arcobaleno, sabato presidio della comunità lgbt+ a Milano

Nella risoluzione votata in Senato che spiega il no alla proposta della Commissione Ue, si legge che “alcune disposizioni della proposta, in particolare l’obbligo di riconoscimento di una decisione giudiziaria o di un atto pubblico, emessi da un altro Stato membro, che attestano la filiazione, e l’obbligo di riconoscimento del certificato europeo di filiazione, non rispettano sussidiarietà e proporzionalità.

Tra l’altro, il no della Commissione Politiche europee del Senato arriva dopo un’altra chiusura alle famiglie arcobaleno in Italia: lo stop ai riconoscimenti dei figli delle coppie lgbt+ a Milano. In piena polemica con tale indirizzo, sabato nel capoluogo meneghino ci sarà un presidio promosso dal Pd e organizzato dalla comunità lgbt+ “contro l’apartheid giuridico”. Invitati, oltre al sindaco di Milano Beppe Sala, anche la segretaria del Pd Elly Schlein e il deputato dem Alessandro Zan.

Leggi anche: La preside che ha cancellato la festa del papà: “Non esiste più una famiglia modello”

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