Governo, “question time” alla Camera: interrogazioni parlamentari su obbligo vaccinale e PNRR

Oggi a Montecitorio si sono svolte varie interrogazioni a risposta immediata (question time). Tra i temi: obbligo vaccinale e PNRR, su iniziativa rispettivamente di Italia Viva e PD.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Interrogazioni parlamentari oggi a Montecitorio. Tra le varie questione sollevate dai deputati, il Governo ha risposto in merito all’obbligo vaccinale e al reintegro dei docenti, temporaneamente sollevati dai loro incarichi, e alla gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR).

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, essendo attualmente positivo al Covid-19 non ha potuto essere presente e quindi rispondere alle domande riguardo l’obbligo vaccinale legato ai docenti sospesi. Durante la seduta il suo incarico è stato momentaneamente preso dal ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.

L’interrogazione riguardante il PNRR è stata avviata dal PD su iniziativa della deputata dem Rosa Maria Di Giorgi, la seconda condotta invece da Gabriele Toccafondi (Italia Viva) riguardava l’obbligo vaccinale, nello specifico il rientro in servizio del personale scolastico non vaccinato contro il Covid-19.

Interrogazioni parlamentari: PD e Italia Viva su PNRR e obbligo vaccinale per il personale scolastico

Interrogazioni parlamentari: PD e Italia Viva su PNRR e obbligo vaccinale per il personale scolastico

Per il Governo sono intervenuti la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, la Ministra per le Disabilità, Erika Stefani, e il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.

ll ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha risposto alle interrogazioni, rivolte al ministro dell’Istruzione, assente per Covid, “sull’attuazione degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza in materia di istruzione, con particolare riferimento al sistema di orientamento per gli studenti (Di Giorgi – PD) e sulle iniziative in relazione al rientro in servizio del personale scolastico non vaccinato contro il Covid-19 (Toccafondi – IV)”

La prima delle interrogazioni è quella avanzata dal PD, che ha sollevato una serie di questioni legate al PNRR, di cui il Governo, dovrà farsi carico nei prossimi mesi. Durante l’intervento alla Camera il Partito Democratico ha detto che l’obiettivo degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza è quello di “dare ai giovani gli strumenti necessari per una partecipazione attiva alla vita sociale, culturale ed economica del Paese, consentendo ai capaci e ai meritevoli di raggiungere i gradi più alti degli studi e facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro”.

In tale contesto, si punta anche all’integrazione delle tecnologie digitali nel sistema educativo, un aspetto che ancora si fatica a integrare nel nostro sistema scolastico.

La maggior parte delle risorse destinate all’istruzione, in particolare riguardano sei riforme, da adottare entro il 2022, che contribuiranno a mettere il sistema scolastico al centro della crescita del Paese, integrandolo pienamente alla dimensione europea. Le misure interverranno sulla riorganizzazione del sistema scolastico, sulla formazione del personale, sulle procedure di reclutamento, sul sistema di orientamento, sul riordino degli istituti tecnici e professionali e degli istituti tecnici superiori.

Interrogazione Italia Viva: obbligo vaccinale

Secondo decreto governativo dal 15 dicembre 2021 l’obbligo vaccinale è stato introdotto anche per il personale scolastico, disponendo di fatto l’immediata sospensione dall’attività lavorativa in caso di rifiuto alla vaccinazione, seppur senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Lo stesso provvedimento prevedeva che per il periodo di sospensione non spettasse la retribuzione e che il Ministero dell’istruzione dovesse comunicare mensilmente al Ministero dell’economia e delle finanze le unità di personale scolastico privo di vaccinazione e sospese dal servizio.

L’interrogativo sollevato dai renziani, alla luce delle criticità evidenziate, è se il Governo intenda adottare iniziative per rivedere la scelta di consentire di riprendere il servizio al personale non vaccinato.

In alternative quali iniziative intenda intraprendere Palazzo Chigi per evitare che il loro rientro a scuola metta a rischio la salute di studenti e dell’altro personale e provochi conseguenze negative anche in merito all’utilizzo delle risorse destinate al merito e al contratto, anche alla luce del fatto che a oggi non è stato reso noto il numero di persone oggetto di sospensione dall’attività lavorativa e quanti di questi siano stati effettivamente sospesi anche dallo stipendio.

Leggi anche: Covid, green pass, tempo libero, lavoro, trasporti e scuola: le nuove regole dal 1 Aprile

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