Stop alle buste di plastica, meglio le buste di carta ecosostenibili
L’inquinamento da plastica è un problema che riguarda tutti, dalle aziende alle imprese ai consumatori. Non è più possibile continuare a pensare che questo materiale sia soltanto relativo ad un singolo oggetto. In un oceano di plastica, le shopper personalizzate fanno la differenza. Questo articolo spiega cosa sono e perché sono così importanti.
Tutta la verità sui sacchetti di plastica biodegradabili
Da quando il Parlamento europeo ha vietato i sacchetti di plastica nel 2018, il settore della vendita al dettaglio ha dovuto trovare una soluzione alternativa per consentire ai propri clienti di trasportare i prodotti che acquistano. Nella maggior parte dei casi, l’opzione è stata la plastica biodegradabile. Ma è tutto questo può essere ecologico? Pur decomponendosi in molecole organiche grazie a batteri e agenti atmosferici, un sacchetto di plastica biodegradabile impiega, nella migliore delle ipotesi, almeno sei mesi per completare questo processo. Un brevissimo arco di tempo che oggi non è più consentito perché il pianeta è sommerso da tonnellate di plastica. Queste buste sono caratterizzate inoltre da una bassa resistenza al peso, alle alte temperature e all’usura. Hanno un ciclo di vita molto breve e si usano al massimo una volta per poi diventare rifiuti. Come si può facilmente intuire non sono affatto un’ottimale alternativa per i consumatori e per il pianeta.
Buste personalizzate: perché sceglierle?
Negli ultimi anni c’è stato un boom di buste personalizzate. Le aziende e le attività commerciali scelgono questo tipo di shopper perché sono utili strumenti promozionali e, rispetto alla pubblicità digitale, sono anche molto più economici. Attualmente i materiali più diffusi sono diverse qualità di carta, TNT, tessuto non tessuto, cotone e juta. A differenza delle buste in plastica biodegradabile, sono più resistenti e possono essere utilizzate infinite volte per trasportare, ad esempio, oggetti e documenti, pranzi in ufficio. Le buste personalizzate si possono acquistare comodamente online su siti di e-commerce specializzati come Wikabags, che vanta una produzione 100% Made in Italy. Per proteggere il nostro pianeta, il materiale che si preferisce è senza dubbio la carta riciclata. Le shopper, in questo caso, sono realizzate grazie al riciclo della carta e quindi hanno uno scarso impatto ambientale.
La missione spiagge pulite nel 2021
Il WWF ha presentato la sua campagna di sensibilizzazione sull’inquinamento da plastica: la Clean Beaches Mission. Ogni anno solo nel Mar Mediterraneo si accumulano 570mila tonnellate di plastica. L’obiettivo del WWF e di Calzedonia è quello di coinvolgere attivamente la popolazione italiana nella pulizia di almeno 1.500.000 mq delle nostre spiagge dalla plastica e dai rifiuti abbandonati. La missione del WWF riguarda però anche i fondali marini. I video del team delle prime imprese sono stati pubblicati online e ci si può rendere conto grazie a questi di cosa è stato capace l’uomo: pneumatici per auto, bottiglie di plastica, flaconi di detersivi e prodotti per l’igiene personale, stoviglie di plastica usa e getta. Bisogna attuare un’inversione di rotta per la flora e la fauna che popolano il nostro pianeta.
Cinque semplici gesti che possono fare la differenza
In conclusione si possono suggerire cinque semplici azioni per ridurre in modo significativo il consumo di plastica.
- Preferire marchi, negozi e attività commerciali che utilizzano buste di carta personalizzate;
- Non comprare acqua in bottiglie di plastica ma preferire il vetro o installare depuratori d’acqua. Si può portare con sé una bottiglia d’acqua fuori casa piuttosto che acquistare la classica borraccia al bar.
- Se non si può fare a meno delle stoviglie usa e getta, preferire che siano fatte di plastica biodegradabile e compostabile.
- Acquista detersivi e prodotti per l’igiene personale all’ingrosso.
- Quando fai la spesa evita di acquistare prodotti con imballaggi in plastica.
