Giovani e imprenditoria: è boom di startup negli ultimi anni

Negli ultimi anni, l'Italia ha registrato un boom nel settore imprenditoriale, con la nascita di numerose startup.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

Il proliferare di startup è un fattore ovviamente molto positivo per la Penisola, sebbene i dati non siano comunque talmente elevati da poter competere con le maggiori potenze europee. Di contro, le giovani aziende (soprattutto tecnologiche) consentono al nostro Paese di restare all’avanguardia, dimostrando la vitalità delle giovani menti e delle nuove generazioni. Si parla di un argomento che merita di essere approfondito.

I giovani, la voglia di fare impresa e il boom di startup

I tempi che stiamo vivendo, connotati dalla crisi economica e dalle tecnologie che cambiano velocemente, richiedono la necessità di un nuovo spirito imprenditoriale. Uno spirito più moderno, più aperto nei confronti delle novità e alimentato da forti stimoli. Per fortuna, i giovani italiani dimostrano di avere tutte queste doti: quando si tratta di lanciare progetti innovativi, infatti, non si tirano mai indietro. Come sempre, ci pensano i dati a fornire una panoramica completa. Nello specifico, gli ultimi 2 anni hanno visto la nascita di tantissime nuove startup, con un incremento del 67%, soprattutto nel Meridione. 

Come anticipato poco sopra, la crisi economica è stata il vero motore di questa sorta di rinascita, che è avvenuta anche per costrizione. Dunque, i giovani sono sempre più spesso i grandi protagonisti dell’imprenditoria tricolore, dimostrando una propensione al rischio che le generazioni passate non avevano. Inoltre, non mancano gli incentivi e i fondi statali per consentire a queste startup di crescere, e lo stesso discorso vale per gli incubatori e gli acceleratori sparsi per la Penisola. Infine, da sottolineare anche l’aumento degli investimenti stranieri nelle startup nostrane.

Come aprire l’ufficio per una startup?

Non conta solo il progetto imprenditoriale. Anche le questioni pratiche hanno un loro peso, quando si progetta la nascita di una startup. In questo caso si parla nello specifico dell’ufficio, che deve essere progettato sin nei minimi particolari, senza lasciare nulla al caso. Naturalmente i costi sono abbastanza alti, quindi è bene pensare di rivolgersi a realtà che forniscono servizi pensati proprio per le aziende. Si fa ad esempio riferimento alle offerte luce per le imprese di alcuni operatori, che permettono di trovare la soluzione migliore per la propria realtà imprenditoriale.

In secondo luogo, è importante pensare con attenzione alla suddivisione degli spazi, cercando una soluzione più ariosa, come l’open space. 
Conta molto anche l’arredo dell’ufficio, che dovrebbe essere affidato ad un interior designer professionista. Poi, bisogna concentrarsi anche sul comfort offerto dalle varie postazioni di lavoro, dotandole ad esempio di sedie ergonomiche. Infine, non bisogna trascurare i servizi come il bagno, la zona ristoro e l’area relax, che assume oggi un’importanza sempre più evidente all’interno di una startup.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

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