Turchia: arrestata giornalista accusata di aver insultato Erdoğan

La giornalista Sedef Kabaş rischia la reclusione per aver pronunciato un proverbio, i colleghi hanno subito condannato l'arresto come tentativo di intimidire i media.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Si chiama Sedef Kabaş la giornalista arrestata in Turchia sabato notte. Considerata un’importante giornalista televisiva turca, è stata arrestata dopo essere stata accusata di aver insultato il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

Giornalista arrestata in Turchia, l’accusa dei giornalisti: “Cercano di intimidire la libertà di stampa”

Giornalista arrestata in Turchia, l'accusa dei giornalisti: "Cercano di intimidire la libertà di stampa"

Sedef Kabaş, la giornalista arrestata in Turchia è stata presa in custodia intorno alle 02:00 di sabato notte e portata al dipartimento di polizia di Istanbul dove ha trascorso la notte in stato detentivo.

Ieri mattina il tribunale di sorveglianza ha convalidato il suo arrestato ed è stata trasferita nel carcere femminile di Bakırköy.

Il presunto insulto sarebbe stato un proverbio pronunciato da Sedef Kabaş sia su un canale televisivo dell’opposizione che sul suo account Twitter.

Il proverbio in Italiano tradotto in Italiano recita così: “Quando il bue entra a palazzo, non diventa re. Ma il palazzo diventa un fienile”.

Immediata è arrivata la risposta direttamente da una fonte di governo, alcune ore dopo è scattato l’arresto ai danni della giornalista.

L’onore dell’ufficio di presidenza è l’onore del nostro Paese. Condanno gli insulti volgari fatti contro il nostro presidente e il suo ufficio – ha affermato Fahrettin Altun, capo della direzione delle comunicazioni della Turchia e principale portavoce di Erdoğan.

Merdan Yanardağ, caporedattore del canale Tele 1, la rete su cui la giornalista arrestata in Turchia ha espresso il suo commento, ha criticato l’arresto della collega:

Il suo arresto avvenuto durante la notte alle 2 del mattino a causa di un proverbio è inaccettabile – ha detto –  Questa posizione è un tentativo di intimidire i giornalisti, i media e la società.

Quella delle leggi ad personam non è una novita da parte del sultano Erdogan, in questo caso si va oltre, si parla di reato contro la presidenza in particolare per quel che riguarda “la legge sull’insulto al presidente”, un reato che se commesso prevede una pena detentiva da uno a quattro anni.

Lo scorso ottobre, il principale tribunale europeo per i diritti umani ha chiesto alla Turchia di modificare la legislazione dopo aver stabilito che la detenzione di una persona ai sensi di tale legge viola la libertà di espressione.

Migliaia di persone sono state accusate e condannate per il reato di oltraggio a Erdoğan nei sette anni da quando è passato da primo ministro a presidente.

L’avvocato della giornalista arrestata in Turchia, Uğur Poyraz ha rilasciato una dichiarazione dopo l’incontro in carcere con Sedef Kabaş. Poyraz ha detto: “Il suo morale è molto alto, non ha paura. Perché sa di non aver sbagliato”, ha detto.

Leggi anche: Turchia: Erdogan vuole cacciare 10 ambasciatori occidentali

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Tommaso Panza
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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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