Gigi Marzullo domani compirà 70 anni. Per l’occasione ha rilasciato un’intervista a Elvira Serra per il Corriere della Sera, in cui è stato lui questa volta, a trovarsi dalla parte dell’intervistato. Si è posto una domanda alla quale ha dato questa risposta:
Nella vita ho fatto tanto, anche a mia insaputa: quanto può durare? Spero il più a lungo possibile. Io di sicuro ce la metterò tutta.
Gigi Marzullo e il rapporto con De Mita
Gigi Marzullo ripercorre tutta la sua storia, dalla nascita in un paese della periferia di Avellino, il 5 luglio del 1953, fino ad affrontare il tema della morte, che concepisce come una grande ingiustizia. Figlio di mamma Angela e papà Gerardo, entrambi maestri, Gigi aveva anche un fratello, Enzo, scomparso a 41 anni. Per l’ingresso in Rai, racconta, non è stato aiutato da Ciriaco De Mita, amico di famiglia:
No, neanche lo conoscevo quando ho cominciato a fare l’annunciatore. Dopo, sono diventato consulente, programmista e regista. Percorso regolare.
Poi gli avranno chiesto se gli ero simpatico. Però non sono mai andato a un telegiornale. Ho aperto la notte di Rai 1 senza rubare o togliere niente a nessuno.
Gigi Marzullo e il matrimonio a Nusco con Antonella De Iuliis
De Mita però è stato determinante per fargli prendere la decisione del matrimonio, dopo 20 anni di fidanzamento con Antonella De Iuliis:
Sapevo che lei ci teneva, anche se era già stata sposata. Ha fatto tutto Ciriaco De Mita, che teorizzava come l’alternativa al matrimonio fosse peggio del matrimonio stesso. Una sera al Premio Agnes eravamo tutti a tavola e ritirò fuori l’argomento.
Io allora dissi: ma se ci sposiamo chi paga? E lui: me ne occupo io, facciamo a casa nostra. E così avvenne. Così ci sposò a Nusco, di cui era sindaco. I miei testimoni erano Adriano Galliani e Flavio Cattaneo.
La laurea in Medicina a 40 anni e le interviste che lo segnarono
Gigi Marzullo, inoltre, rivela di aver conseguito la laurea in Medicina a 40 anni, rendendo felici soprattutto i genitori:
Quando mi sono laureato in Medicina, ben oltre i 40 anni, lì i miei genitori mi hanno voluto ancora più bene.
Mia madre continuava a pagarmi le tasse di iscrizione perché non voleva che mollassi.
Tra le infinite interviste racconta di essere stato colpito da Giorgio Parisi, per la semplicità e umiltà, e commosso da Glenn Ford, il quale gli ha detto che il suo vero lavoro fosse in realtà quello di psichiatra. Poi aggiunge di essere rimasto sorpreso da Richard Gere e che gli piacerebbe intervistare Obama mentre avrebbe voluto farlo con Papa Luciani, ma non ne ha avuto il tempo.
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