Pandemia, Frajese: “Il vaccino è la cosa giusta? I colleghi medici abbiano il coraggio di parlare”

A Roma si sta tenendo un convegno per un confronto su due diverse narrazioni della pandemia, ufficiale e non ufficiale. Quest'ultima ha sollevato questioni e incongruenze sul vaccino.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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C’è ancora chi mette in dubbio la necessità del vaccino. A Roma è in corso un convegno scientifico con esperti, medici e scienziati promosso da Coordinamento 15 Ottobre, gruppo creato in seguito alla protesta di Stefano Puzzer e che ha costituito una Commissione Medico Scientifica di cui fanno parte medici di un certo livello.

Giovanni Frajese, endocrinologo e docente all’università del Foro Italico di Roma, è intervenuto sollevando la questione inerente ai vaccini e ponendo dubbi sulla gestione della pandemia.

Per il professore ci sono tante incongruenze. La prima, il fatto che un medico che abbia preso il Covid e abbia, quindi, gli anticorpi, debba obbligatoriamente fare il vaccino, la seconda è una considerazione sulle implicazione future per il sistema immunitario, in seguito alla somministrazione di vaccini a mRna.

Al convegno sono stati invitati anche membri del Cts e del Governo per un confronto su due narrazioni diverse della pandemia, ufficiale e quella non ufficiale, che tiene conto quest’ultima di dati riconosciuti scientificamente e mai tenuti in considerazione.

Vaccino si o vaccino no: i dubbi di Frajese sulla gestione della pandemia

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Frajese riguardo alla variante Omicron ha espresso la sua posizione dichiarando che “Omicron è quasi una soluzione del problema, è una sorta di vaccino naturale perché studi mostrano che l’infezione con Omicron produce anche anticorpi per la Delta, la versione più antipatica”.

Ha poi sottolineato il fatto che i vaccinati siano colpiti ugualmente dalla variante Omicron, lasciando intendere che non si può continuare a sostenere che i non vaccinati diffondono la malattia.

Il professore ha poi spiegato che in questi due anni ci sono state diverse anomalie, come l’osannare i medici come eroi quando poi tanti di loro non lo sono stati e sono spariti nel momento in cui avrebbero dovuto visitare i pazienti Covid. Riguardo ai vaccini ha espresso i suoi dubbi, soprattutto sulle modalità utilizzate:

Poi ci dicono che dobbiamo aspettare i vaccini con tachipirina e vigile attesa. Non va bene, è stato tecnicamente sbagliato.

Le autopsie non si fanno. Sbagliato: le autopsie si fanno perché diversamente non non abbiamo i dati, non sappiamo se ci sono patologie autoimmuni, non sappiamo nulla della coagulazione, non sappiamo i meccanismi d’azione fisiopatologici.

Frajese: l’importanza delle autopsie e le implicazioni del vaccino sul sistema immunitario

Frajese ha ribadito inoltre la necessità di fare le autopsie, per avere ulteriori dati a disposizione:

Riprendiamoci la fisiologia, come funziona il corpo umano, l’immunologia, non facciamo finta di non sapere niente.

Un appello di cuore agli anatomopatologi, fate per favore le autopsie, sui malati e sui vaccinati che muoiono, fateci comprendere le problematiche, se sono immunologiche, coagulative, abbiamo un bisogno disperato di studi anatomopatologici.

Inoltre, il professore si è soffermato sul sistema immunitario e sugli effetti a lungo termine che il vaccino potrebbe avere su di esso:

Due studi, uno olandese in via di pubblicazione, sembrano mostrare che i vaccini a mrna implicano una complessa riprogrammazione del sistema immunitario. Tutto quindi deve essere chiarito perché non ne conosciamo i risvolti. Servono più studi, dati più solidi.

Il secondo studio che vi mostro indica che la spike penetra all’interno del nucleo inibendo la riparazione del dna, il che pone la questione di cosa succederà nei prossimi anni tra tumori e patologie autoimmuni. La domanda è: siamo sicuri che stiamo facendo la cosa giusta?

Naturalmente non è detto che ciò che eventualmente dovesse accadere sia permanente, potrebbe essere transitorio.

Qui l’intervento integrale dell’endocrinologo Frajese:

Leggi anche: Focolaio sulla nave Msc Crociere con 150 positivi a bordo: “Non rispettate norme anti-Covid”

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