Fondazione Open: cos’è, come funziona e perché Renzi rischia il processo

Per l'inchiesta sulle presunte irregolarità della Fondazione Open, i giudici hanno chiesto il rinvio a giudizio di 11 indagati, compreso Matteo Renzi, e di 4 società: ecco perché.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La Procura di Firenze ha deciso: per l’inchiesta sulle presunte irregolarità della Fondazione Open, i giudici hanno chiesto il rinvio a giudizio di 11 indagati, compreso Matteo Renzi, e di 4 società (tra cui la Toto Costruzioni e la British American Tobacco Italia).

L’udienza preliminare si terrà il prossimo 4 aprile davanti al gup Sara Farini: ad essere contestati sono reati a vario titolo, dalla corruzione al traffico di influenze, fino all’emissione di fatture per operazioni inesistenti e riciclaggio. Oltre all’ex Premier e attuale leader di Italia Viva, l’elenco degli indagati comprende Maria Elena Boschi, l’ex braccio destro di Renzi Luca Lotti, Alberto Bianchi (ex presidente di Open) e l’imprenditore Marco Carrai.

Sotto la lente della Procura fiorentina sono finite alcune donazioni, anche molto generose, che la fondazione Open avrebbe recepito sia per finanziare Matteo Renzi nella sua scalata da Firenze a Palazzo Chigi, sia per organizzare alcune edizioni della Leopolda, il convegno politico creato e ideato nel 2010. In breve, la fondazione si sarebbe comportata come una sorta di cassaforte, raccogliendo nei suoi 6 anni di vita (dal 2012 al giugno 2018, quando verrà liquidata) oltre sette milioni di euro.

Fondazione Open: le accuse di corruzione a Bianchi e Lotti

Fondazione Open: le accuse di corruzione a Bianchi e Lotti

L’accusa della Procura, coordinata dal pm Giuseppe Creazzo, è che la Fondazione Open abbia agito come una vera e propria articolazione di partito, con Renzi come suo direttore di fatto. Agli atti sono finite tutte le spese sostenute da Renzi e dai suoi collaboratori più stretti: dalle più piccole, come cellulari, biglietti del treno, taxi, ristoranti, hotel, alle più ingenti, ovvero quelle relative alla kermesse della Leopolda. L’accusa rivolta è Renzi è proprio di aver usufruito di “beni e servizi” per quasi 549mila euro, tutti soldi pagati dalla fondazione in questi sei anni e mezzo.

Bianchi e Lotti, invece, sono stati accusati di corruzione. Il primo si sarebbe adoperato in Parlamento affinché venissero approvate norme utili a Toto, gruppo abbruzzese concessionario autostradale, che in cambio avrebbe ceduto a Bianchi una somma di 800mila euro come prestazione professionale fittizia. Di quella somma, 200mila euro sarebbero finiti dritti nelle casse della Fondazione, altri 200mila, invece, sarebbero andati al comitato per il sì al Referendum.

A Lotti viene contestata l’accusa di corruzione per aver tentato di far approvare norme riguardanti accise di tabacchi favorevoli alla British Tobacco, dalla quale avrebbe ricevuto in cambio oltre 250mila euro e la nomina di un manager gradito nel collegio sindacale della società.

Renzi denuncia i magistrati fiorentini

Oggi, in una nota, l’ufficio stampa di Renzi dopo la richiesta di processo della Procura sul caso della Fondazione Open ha scritto: “Matteo Renzi ha firmato una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi. L’atto firmato dal senatore sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione del’articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell’articolo 323 del codice penale. Renzi ha chiesto di essere ascoltato dai pm genovesi riservandosi di produrre materiale atto a corroborare la denuncia penale contro Creazzo, Turco, Nastasi”.

Io non ho commesso reati, spero che i magistrati fiorentini possano in coscienza dire lo stesso”, è stato invece il commento a caldo dell’ex presidente del Consiglio.

Leggi anche: Matteo Renzi, pubblicato online il suo conto corrente: “Violate la Costituzione e le leggi”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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