Esercito, il “terzo blocco” per il VFI in programma tra giugno e luglio: date e requisiti

I candidati vengono poi convocati per svolgere le prove di efficienza fisica e di idoneità psico-attitudinale.

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Come da prassi consolidata, a gennaio l’Esercito Italiano ha pubblicato un bando di concorso pubblico, finalizzato al reclutamento di 6.500 unità da inserire nei propri ranghi in qualità di VFI (ex VFP1), ovvero “Volontario in ferma prefissata iniziale”. La procedura di selezione si articola in tre “blocchi di incorporamento”.

A maggio scadranno i termini per il secondo mentre il terzo, e ultimo, è previsto a cavallo tra giugno e luglio. Il bando è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sul portale concorsi del Ministero della Difesa. In alternativa, è possibile reperire tutte le informazioni salienti relative alla procedura concorsuale consultando un portale specializzato come concorsipubblici.com, così da restare aggiornato anche sull’eventuale pubblicazione di altri bandi.

Posti disponibili

Come si apprende dal bando pubblicato dall’Esercito, in base alla ripartizione dei posti inizialmente disponibili (6.500 in tutto), il terzo blocco ne mette a bando 2.150. Di questi, la maggior parte (2093) è riservata alle unità che verranno assegnate direttamente alla Forza Armata. I posti restanti sono destinati a figure tecniche e specializzate, che verranno inserite nell’organico dell’Esercito dopo aver completato un corso di formazione di base. Nello specifico, si tratta di:

  • 9 elettricisti infrastrutturali
  • 9 idraulici infrastrutturali
  • 14 muratori
  • 9 falegnami
  • 5 fabbri
  • 7 meccanici di mezzi e piattaforme
  • 2 esploratori per squadrone a cavallo
  • 2 artiglieri per la sezione di artiglieria a cavallo

Come e quando presentare domanda

I termini per inviare la propria domanda di partecipazione alle procedure di selezione vanno dal 22 giugno 2023 al 21 luglio 2023, “estremi compresi”. Potranno partecipare coloro i quali sono nati dal 21 luglio 1999 al 21 luglio 2005.

Le modalità di presentazione della domanda è esclusivamente per via telematica; come spiega l’apposita sezione all’interno del bando, “le procedure di reclutamento vengono gestite tramite il portale dei concorsi on-line del Ministero della Difesa”, disponibile sul sito ufficiale https://concorsi.difesa.it.

I requisiti di partecipazione

Alla pari di qualsiasi altro concorso pubblico, anche quello per VFI dell’Esercito Italiano è accessibile soltanto a coloro i quali possiedono i necessari requisiti. Tra quelli di ordine generale figurano:

  • la cittadinanza italiana
  • il godimento dei diritti civili e politici
  • età compresa tra i 18 e i 24 anni
  • non aver riportato condanne per delitti non colposi
  • non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una Pubblica Amministrazione
  • non essere stati licenziati da una pubblica amministrazione
  • non essere stati prosciolti da un precedente arruolamento nelle Forze Armate o di Polizia
  • aver conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado
  • non essere sottoposti a misure di prevenzione
  • aver tenuto una condotta incensurabile

Inoltre, i candidati non devono “aver tenuto comportamenti nei confronti delle istituzioni democratiche che non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà alla Costituzione repubblicana e alle ragioni dello Stato”.

A questi requisiti si aggiungono l’idoneità fisica e psico-attitudinale, che viene accertata da un’apposita commissione dopo la prima fase di valutazione delle domande e dei titoli di merito.

Fasi di selezione e reclutamento

Il percorso finalizzato al reclutamento prevede, una volta chiusi i termini per l’invio delle domande, che vengano effettuati gli accertamenti di competenza da parte del CSRNE e della DGPM. Successivamente, le domande vengono inviate alla commissione incaricata di valutare i titoli di merito e stilare le graduatorie. Per ogni blocco, infatti, viene formata una graduatoria generale, per l’arruolamento delle unità da destinare alla Forza Armata, e una serie di graduatorie specifiche per la copertura dei posti destinati ai profili tecnici.

I candidati vengono poi convocati per svolgere le prove di efficienza fisica e di idoneità psico-attitudinale. Sulla base dei riscontri ottenuti, la commissione valutatrice forma nuove graduatorie, che vengono poi approvate dal DGPM. Infine, i candidati con il punteggio migliore (“utilmente collocati in graduatoria”) vengono assegnati ai Reggimenti di addestramento.

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