Escherichia Coli, stop alla balneazione in Riviera: cos’è, sintomi e rischi

La rilevazione in concentrazioni anomale del batterio Escherichia Coli ha obbligato le autorità a sancire il divieto di balneazione in 28 zone della Riviera romagnola. Ecco di cosa si tratta.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La rilevazione in concentrazioni anomale del batterio Escherichia Coli ha obbligato le autorità a sancire il divieto di balneazione in 28 zone della Riviera romagnola, da Pinarella di Cervia a Cattolica. Lo ha reso noto l’Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna.

La presenza di questi batteri nelle acque di balneazione (che viene verificata per legge in modo periodico) è utilizzata come parametro per stabilire la qualità idrica, perciò se i livelli di concentrazione vengono superati si è di fronte ad un chiaro segnale di inquinamento potenzialmente pericoloso, a cui seguono i conseguenti divieti.

Nello specifico, per ogni campione si analizzano due parametri microbiologici: se uno di essi risulta oltre i limiti disposti dalla normativa, si procede col divieto temporaneo della balneazione nel tratto di costa interessato, che viene poi revocato a seguito di ulteriori campionamenti che dimostrino la normalizzazione dei valori dei parametri.

Escherichia Coli: cos’è, sintomi e incubazione

Escherichia Coli: cos'è, sintomi e incubazione

L’Escherichia Coli si trova normalmente nell’intestino umano e di solito non crea problemi, ma alcune varietà di esso possono provocare infezioni alle vie urinarie o intestinali, con sintomi come crampi, febbre, vomito e diarrea.

Il periodo di incubazione va dai 3 agli 8 giorni, mentre il tempo di guarigione non supera i 10 giorni. Di solito, i batteri in questione si possono prendere assumendo cibi crudi contaminati o, appunto, attraverso l’acqua contaminata.

Presenza di Escherichia Coli in Riviera: “Causata da eccezionali condizioni meteo”

I divieti dovuti alla rilevazione dell’Escherichia Coli hanno stabilito la chiusura di tratti balneari nei comuni di Goro, di Pinarella di Cervia e di 26 tratti in provincia di Rimini, nei comuni di Bellaria-Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica. Attualmente sono in corso ulteriori rilievi, rimandati però a causa del mare mosso, mentre si attendono i risultati di altri 14 rilievi già effettuati.

L’Arpae ha definito la situazione come “anomala” e ha aggiunto: “Al momento le ipotesi possibili per spiegarne le cause sono rappresentate da un insieme di eccezionali condizioni meteorologiche che, sommandosi, possono aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque marine”.

Nello specifico, le eccezionali condizioni metereologiche e marine che si sono verificate in simultanea sarebbero: la temperatura dell’acqua molto elevata (valori intorno ai 30°), l’assenza prolungata di ventilazione, lo scarso ricambio delle acque e la mancata diluizione delle immissioni nei corsi d’acqua che arrivano al mare (dovuta alla forte siccità).

Leggi anche: Vespa orientalis arriva a Roma: “Più aggressiva e velenosa di quella comune”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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