Digitalizzazione: come sta cambiando il settore legale?

La digitalizzazione degli studi legali è un processo strategico e improrogabile al giorno d’oggi.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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La rivoluzione tecnologica porta con sé nuove opportunità e benefici, un cambiamento inevitabile nel mondo del diritto che offre dei vantaggi significativi, ma comporta anche una serie di sfide per gli avvocati e gli studi legali.

Innanzitutto la diffusione degli strumenti digitali richiede la massima attenzione alla sicurezza dei dati, assicurandosi che i sistemi informatici siano adeguatamente protetti e le procedure conformi alle norme europee del GDPR. Inoltre bisogna acquisire nuove competenze digitali, investendo di più in formazione e aggiornamento professionale, per rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica.

D’altro canto la digitalizzazione permette di aumentare l’efficienza dei servizi legali e renderli più accessibili, riducendo i costi sostenuti dai clienti e diminuendo i tempi di attesa. 

È possibile anche usufruire di un migliore worklife balance grazie alla possibilità di lavorare anche da remoto, agevolare la collaborazione per condividere conoscenze e risorse ampliando il proprio networking, oltre alla possibilità di accedere a nuovi mercati e servizi come le consulenze legali online.

Le tecnologie per la digitalizzazione degli studi legali


Tra gli strumenti in grado di favorire la digitalizzazione delle attività degli avvocati è possibile annoverare il gestionale per studi legali sviluppato da TeamSystem, tech company con oltre 30 anni di esperienza nel settore che mette a disposizione soluzioni ICT efficaci e all’avanguardia.

Le piattaforme di TeamSystem sono strutturate per soddisfare qualsiasi esigenza, fornire un’implementazione rapida e semplice, garantire i massimi standard di sicurezza e offrire un servizio omnicomprensivo per la gestione dello studio legale e dei rapporti con i clienti e le istituzioni.

Un software gestionale basato sul cloud evita qualsiasi installazione, basta avere una connessione internet per accedere alla piattaforma da ogni dispositivo e da qualunque luogo, utilizzando smartphone, tablet o PC. 

Si possono anche proteggere dati e documenti attraverso backup automatici per tutelarsi contro il furto di informazioni. Un aspetto importante è il supporto della business intelligence, per raccogliere e analizzare i dati al fine di ottenere indicazioni utili per la crescita dello studio legale e l’ottimizzazione del processo decisionale.

I gestionali avanzati consentono inoltre di gestire qualsiasi processo interno in modo efficiente, come gli studi di settore, il workflow, la documentazione, le pratiche, i depositi telematici, la contabilità e le scadenze.

I software cloud per studi legali aiutano anche ad offrire un servizio migliore ai clienti, tramite una consulenza legale più personalizzata in base alle reali esigenze di ogni persona, tariffe più competitive e la possibilità di seguire ogni cliente anche a distanza attraverso i canali digitali.

Il futuro degli studi legali nell’era digitale e le sfide dell’IA


Secondo l’ultimo rapporto del Censis sull’Avvocatura curato per conto della Cassa Forense, il settore legale sta cambiando già da alcuni anni, ma esistono ancora alcuni aspetti su cui la professione può compiere dei passi in avanti, soprattutto nell’ambito delle soft skills e di una cultura digitale più avanzata.

Una delle sfide legate alla trasformazione digitale è l’adozione di nuovi modelli di lavoro e di collaborazione, superando le vecchie abitudini e le modalità lavorative tradizionali per aprirsi maggiormente allo smart working, alle consulenze legali online e a un’organizzazione del lavoro più flessibile. Bisogna anche assicurarsi del benessere dei propri collaboratori, per contrastare fenomeni in crescita come la great resignation ed essere in grado di attirare i migliori talenti e trattenerli nello studio. 

È altrettanto importante favorire una maggiore inclusione nel luogo di lavoro e promuovere la diversità di genere, attraverso politiche mirate per assicurare pari opportunità a tutti e tutelare i lavoratori più vulnerabili, ad esempio potenziando il welfare aziendale e definendo regole di assunzione che possano facilitare la piena inclusione. 

È opportuno inoltre puntare sull’alta specializzazione abbandonando un approccio generalista non più efficace, ma anche valorizzare la multidisciplinarietà, l’internazionalizzazione dello studio legale e la formazione continua, non solo nelle hard skills giuridiche.

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